Smach: Arte Contemporanea tra le Dolomiti
Italia

2025-01-25 07:34:54
Nel cuore Unesco della Val Badia si rinnova
Smach
, la Biennale Internazionale di Arte Pubblica delle Dolomiti, un esperimento culturale unico nel panorama italiano e internazionale.
Accessibile, inclusiva, democratica, Smach è un progetto che diffonde l’arte contemporanea portandola in dialogo diretto con uno dei paesaggi più straordinari al mondo. Ce ne si accorge appena si apre l’app per scegliere quali opere visitare, perché la biennale è anche un percorso di scoperta che si snoda attraverso sentieri alpini, dove le opere site-specific dialogano con vette, boschi e prati in un’armonia che arricchisce gli elementi. La settima edizione durerà dal 12 luglio al 14 settembre 2025.
Le installazioni compongono un originale allestimento all’aria aperta, fruibile attraverso brevi trekking giornalieri o escursioni di più giorni, trasformando l’esperienza artistica in un’avventura che coinvolge tutti i sensi. È arte che si vive camminando nell’aria pura della montagna.
I più allenati possono perfino trascorrere quattro giorni lungo un trekking tra i 1.200 e i 2.500 metri di altitudine. Un’opportunità unica per scoprire le opere di Smach 2025 in un contesto di totale immersione nel paesaggio dolomitico.
Un’arte per tutti, da tutti
Ciò che rende Smach davvero speciale è la sua apertura democratica. La biennale si rivolge a chiunque abbia qualcosa da dire attraverso l’arte a partecipare. Per l’edizione 2025, su circa 300 progetti pervenuti da ben 47 nazioni del mondo, la giuria ha selezionato dieci opere che affrontano il tema della "cu" – la pietra per affilare la falce nel dialetto ladino locale.
Questa scelta tematica rivela la profondità concettuale del progetto: attraverso un oggetto apparentemente semplice, universalmente diffuso da millenni, si esplorano temi complessi come l’evoluzione umana e tecnica, la trasmissione dell’eredità culturale, il rapporto tra passato e futuro. La "cu" diventa così metafora di quei processi materiali e mentali che hanno sempre caratterizzato la vita in quota.
Al cospetto delle opere, si comprende il perché le persone siano calamitate da Smach. Walter e Sara, ciclisti veronesi, si sono fermati di fronte a Sway di Lola Giuffrè, incantati al movimento delle installazioni che simulano il movimento ancestrale delle falci. Maria, invece, è la cuoca della Ütia Ciampcios, sta raccogliendo le punte dei cirmoli per farne una tisana quando la incontro. “Mettono sempre un’opera nel pascolo sopra di noi, è bello salire e godersela” mi dice rispondendo al mio saluto mentre sto per raggiungere Arexport di Auricchio Coen Knopp.
“Siamo un gruppo affiatato che condivide la passione per la cultura e per la montagna”, afferma Michael Moling, ideatore e presidente dell’associazione organizzatrice di Smach. Mi parla mentre sistema l’opera Trace of Land di Zhifei Xu e Zimo Zhang. “Le opere sono in balia degli elementi, parte integrante della montagna – continua Michael – Non tutti apprezzano quello che facciamo, ma cerchiamo di lavorare nell’interesse della comunità, abbinando temi della tradizione a visioni contemporanee. Smach rappresenta un modello di come l’arte contemporanea possa radicarsi nel territorio senza snaturarlo, ma anzi valorizzandone l’identità più profonda".
Un patrimonio permanente: Val dl’Ert
L’eredità di Smach continua anche dopo la chiusura di ogni edizione. A San Martino in Badia è nato Val dl’Ert, un art park permanente immerso nella quiete della foresta alpina. Qui si possono ammirare le sculture acquisite durante le precedenti edizioni della biennale, opere di artisti provenienti da tutto il mondo che continuano a vivere in dialogo con la natura. Il parco è liberamente accessibile e gratuito, permettendo ai visitatori di trascorrere ore di totale tranquillità immersi in un’esposizione a cielo aperto. Per chi desidera approfondire la conoscenza delle opere e del contesto, sono disponibili visite guidate che arricchiscono ulteriormente l’esperienza approfondendo come ogni edizione di Smach abbia saputo cogliere e interpretare temi di particolare rilevanza contemporanea.
La capacità di Smach di rinnovarsi mantenendo la propria identità è testimoniata anche dalla presenza, nell’edizione 2025, di "Terzo Paradiso" di Michelangelo Pistoletto. Inaugurata l’11 luglio a Colfosco, l’opera rappresenta perfettamente lo spirito del progetto con l’incontro tra tradizione e innovazione.
