Connect with us

Prezzi alti come mai: l’estate costosa degli italiani

economia

2025-05-23 11:12:42


Prezzi alle stelle per l’estate 2025

, che sarà ricordata come la stagione in cui il portafoglio degli italiani è stato messo a dura prova su più fronti. Dalle soste in

autostrada

– dove un semplice panino rischia di costare come una cena in trattoria – alle

spese per i libri scolastici

, la sensazione diffusa è che tutto costi troppo. E la domanda sorge spontanea: perché i
prezzi
continuano a salire, spesso senza una reale giustificazione? E

chi ci guadagna davvero?

Vediamo qui sotto tutti i dettagli.

Prezzi in aumento, il caso degli Autogrill

[irp]Partiamo dalle

autostrade

, simbolo dell’estate italiana e delle vacanze in movimento. Un tempo l’Autogrill era una tappa piacevole, rilassante, ma oggi rischia di trasformarsi in un

vero e proprio salasso

. Infatti, secondo un’indagine di
Altroconsumo
condotta su 16 aree di servizio tra Milano, Napoli, Roma e Venezia, i prezzi dei prodotti più comuni hanno ormai raggiunto

livelli quasi grotteschi

. Ad esempio:


  • Acqua

    : una bottiglietta

    costa in media 3,18 euro

    , quasi cinque volte il prezzo di un supermercato. Sì, avete letto bene: 3,18 euro per mezzo litro d’acqua

  • Caffè e cappuccino

    : il caffè si paga

    1,46 euro

    (+7% rispetto al 2024, +21% rispetto ai bar cittadini), mentre il cappuccino

    1,85 euro

    (+16% rispetto ai bar urbani)

  • Panini

    : mediamente 6,78 euro, con

    punte fino a 8,50 euro

    . Nei bar fuori dall’autostrada si paga invece il 57% in meno

  • Brioche

    :

    2 euro in media

    , con un

    aumento del 16% rispetto all’estate scorsa

    e un prezzo superiore del 47% rispetto ai bar fuori dall’autostrada

  • Cola

    : il prezzo al litro è di

    8,12 euro

    , con un rincaro del 484% rispetto alla grande distribuzione

  • Gelati

    confezionati: uno stecco ricoperto al cioccolato arriva a 3,18 euro, il

    145% in più rispetto al supermercato

  • Energy drink

    : quasi 16 euro al litro,

    +23% rispetto al 2024

    .

Certo, qualcuno potrebbe dire che si tratta di servizi “premium”, per viaggiatori di passaggio. Ma la realtà è che la posizione “captive” – ovvero l’assenza di alternative immediate –

permette agli Autogrill di imporre prezzi fuori mercato

. E se pure qualche prodotto, come patatine e cracker, ha visto un calo dei prezzi (rispettivamente -28% e -8%), si tratta di eccezioni che non cambiano la sostanza:

la sosta in

autostrada

è diventata un lusso per pochi

.

Le cause: costi e assenza di concorrenza

A giustificare questi prezzi, in minima parte, ci sono i

costi di gestione elevati

(affitti, logistica, personale), ma anche una concorrenza praticamente inesistente. In autostrada non ci sono alternative:

o si compra lì, o si resta a digiuno

. E così, anche la più banale delle pause diventa un’occasione per svuotare il portafoglio. Il risultato? Un’esperienza che lascia l’amaro in bocca, e non solo per il gusto del caffè.

Libri scolastici: aumenti ‘contenuti’, ma il peso resta insostenibile

Se l’estate è amara per chi viaggia, non va meglio per le

famiglie alle prese con l’acquisto dei libri scolastici

. Infatti, Secondo l’Associazione Italiana Editori (AIE), i

prezzi dei libri di testo sono aumentati dell’1,7%

per la scuola secondaria di primo grado e dell’1,8% per la scuola secondaria di secondo grado. A prima vista, sembrerebbero numeri in linea con l’inflazione (1,7% a maggio 2025), quindi apparentemente contenuti. Ma il problema è che

questi rincari si sommano a quelli degli anni precedenti

: dal 2021 al 2024, i prezzi di questi articoli sono

cresciuti del 7,5%

(scuole medie) e dell’8,2% (scuole superiori), circa la metà dell’inflazione cumulata nello stesso periodo.

Prezzi fissi, ma il carico sulle famiglie aumenta


I prezzi dei libri vengono fissati a gennaio, e restano invariati per tutto l’anno scolastico

. Questo dovrebbe garantire stabilità, ma nella pratica il carico sulle famiglie è sempre più pesante.

Ogni anno

, infatti,

si aggiungono nuovi manuali, aggiornamenti e materiali integrativi

che rendono

difficile il riutilizzo dei libri usati

. Insomma, gli studenti continuano a denunciare il fatto che la scuola, ormai, rischia di diventare un lusso, tra libri, materiali e costi accessori. Ecco perché si richiede a gran voce un

tetto massimo ai prezzi

, ma anche maggiore distribuzione gratuita e incentivi per i materiali digitali. Tuttavia, al momento, le risposte sono poche e frammentarie. E i contributi alle famiglie in difficoltà spesso arrivano in ritardo o sono insufficienti. Mentre le

detrazioni promesse in passato dal

Governo
restano una chimera.

Il paradosso italiano

Il vero

paradosso

, in sintesi, è che

in Italia si paga di più proprio dove il servizio dovrebbe essere accessibile a tutti

: in autostrada, dove la sosta è spesso obbligata, e a scuola, dove l’istruzione dovrebbe essere un diritto e non un privilegio. Gli aumenti nei prezzi dei libri sono ‘contenuti’ solo sulla carta, perché il carico complessivo sulle famiglie continua a crescere. E negli Autogrill, la mancanza di concorrenza trasforma ogni pausa in una stangata. Per questo la richiesta di interventi pubblici – detrazioni, calmieramento dei prezzi, maggiore accessibilità – si fa sempre più urgente. Ma

finché le istituzioni resteranno a guardare, il rischio è che la normalità’ diventi pagare troppo per tutto

, anche per ciò che dovrebbe essere alla portata di tutti.

Click to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *