Droni per il soccorso: il progetto Seuam che salva vite
medicina e assistenza sanitaria

2025-05-25 15:43:24
Droni di ultima generazione in grado di trasportare defibrillatori, emoderivati e farmaci salvavita in tempi record direttamente sul luogo di un’emergenza sanitaria. È il progetto pionieristico
Seuam
(Sanitary Emergency Urban Air Mobility) che punta a rivoluzionare il soccorso sanitario d’emergenza attraverso l’impiego di droni e sistemi di mobilità aerea urbana (Urban Air Mobility).
A dare il via libera alla sperimentazione è òa sigla dell’accordo di partenariato tecnico-operativo tra Sis 118, UrbanV e D-Flight, società del gruppo Enav. I droni aiuteranno a ridurre i tempi di intervento in caso di
arresto cardiaco, emorragia o choc anafilattico
, casi in un cui le cure tempestive fanno possono fare la differenza. "Ridurre i tempi di intervento, anche di un solo minuto, quando la vita è in pericolo, significa
salvare, con certezza, moltissime vite umane
”, spiega il presidente nazionale Sis 118,
Mario Balzanelli
.
L’obiettivo del progetto Seuam
Il progetto sperimentale Seuam – ideato e coordinato da Mario Balzanelli, presidente nazionale Sis 118 – nasce con l’obiettivo di
ridurre drasticamente i tempi di intervento
del Sistema di emergenza territoriale 118 nei casi di arresto cardiaco improvviso, choc emorragico, choc anafilattico, intossicazioni acute o altre emergenze sanitarie in cui si verifica pericolo imminente di perdere la vita. Grazie a
droni di ultima generazione
in grado di trasportare, su regia in tempo reale delle
Centrali operative 118
, defibrillatori, emoderivati, farmaci salvavita e dispositivi sanitari direttamente sul luogo dell’emergenza.
“Con Seuam – dice Balzanelli – la Sis118 sperimenta soluzioni innovative di
supporto aereo alla rianimazione avanzata del paziente critico
, portando il soccorso sanitario sugli scenari di maggiori criticità nel minor tempo possibile, grazie a tecnologie innovative e partner d’eccellenza, quali UrbanV e D-Flight".
UrbanV
metterà a disposizione le proprie competenze come operatore di droni certificato nella progettazione e gestione di infrastrutture dedicate ai droni, oltre a soluzioni tecnologiche avanzate per il controllo e la sicurezza delle operazioni.
D-Flight
fornirà il supporto tecnico per l’integrazione sicura ed efficiente dei droni nello spazio aereo, definendo procedure di priorità per garantire precedenza ai droni impiegati in scenari di emergenza, rispetto ad altri traffici aerei con o senza pilota presenti nell’area delle operazioni, nonché il supporto all’iter autorizzativo delle operazioni.
"Il gruppo Enav, grazie alla visione strategica del nostro Ad Pasqualino Monti, ha definito un piano industriale nel quale il
settore dei droni è un pilastro imprescindibile
. D-Flight ricopre un ruolo chiave come partner tecnologico del progetto Seuam che rappresenta un passo concreto verso l’integrazione dei droni nei servizi pubblici essenziali, in particolare nell’ambito del soccorso sanitario, in un’ottica di innovazione, sicurezza e ottimizzazione delle risorse", dichiara
Maurizio Paggett
i, Ceo di D-Flight.
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Verrà sperimentato in 7 Comuni: ecco quali sono
L’iniziativa, in una prima fase sperimentale (2025-2028), vedrà test di volo nei
Comuni aderenti al progetto
, tra cui
Altomonte
(Cosenza),
Santa Lucia di Serino
(Avellino),
Massa di Somma
(Napoli),
Pizzo Calabro
(Vibo Valentia),
Laterza
(Taranto),
Rosciano
(Pescara) e
Trebisacce
(Cosenza).
In questi scenari, i droni saranno utilizzati per
consegnare presidi salvavita in tempi record
, superando ostacoli logistici e riducendo la dipendenza dai mezzi di soccorso tradizionali. Il progetto Seuam si inserisce nel più ampio programma ‘Cdte – Cambiamento nella tempo dipendenza dell’emergenza’, promosso da Sis 118, e punta a diventare un modello di riferimento replicabile a livello nazionale e internazionale.
"Grazie a questa sperimentazione, intendiamo validare un
nuovo standard di intervento rapido e capillare
, sfruttando i servizi aerei innovativi per supportare il Sistema di emergenza territoriale 118", afferma
Carlo Tursi
, Ceo di UrbanV. Al termine della sperimentazione, i risultati saranno condivisi con le autorità competenti per valutare l’integrazione di queste soluzioni innovative nei protocolli di emergenza sanitaria del futuro. "Vediamo oggi, purtroppo, che i droni portano la morte. È venuto il momento che, qui in Italia e in tutto il mondo, portino la vita", chiosa Balzanelli.
