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Fisco: Nuovo regime premiante per le PMI italiane

notizia

2025-07-13 21:14:09

Firmato il
decreto
del Ministero dell’Economia con le regole applicative per l’adozione del

regime opzionale di controllo del rischio fiscale

. Il provvedimento dà attuazione alle disposizioni dell’articolo 7-bis del decreto legislativo n. 128 del 2015, che consente ai contribuenti che non possiedono i requisiti per aderire al regime di adempimento collaborativo di optare per l’adozione di un sistema di controllo alternativo: in cambio, potranno beneficiare degli stessi

benefici

previsti per il regime di


cooperative compliance


.

L’adozione di tale sistema permette alle PMI di evitare sanzioni amministrative e penali in caso di violazioni fiscali, a condizione che il comportamento del contribuente corrisponda a quanto rappresentato in occasione dell’interpello fiscale e che non vengano commesse condotte fraudolente.

Cos’è il regime opzionale di controllo del rischio fiscale?

Il Dlgs 221/2023, n. 221, attuativo della legge delega per la

riforma fiscale

, ha modificato il regime dell’

adempimento collaborativo

(di cui al Dlgs 128/2015) per promuovere una cooperazione rafforzata tra Amministrazione finanziaria e contribuenti e migliorare la gestione del rischio fiscale prevenendo controversie tributarie. Il nuovo regime, previsto dall’articolo 7-bis, offre dunque ai contribuenti la possibilità di adottare un

sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale

.

La novità, destinata a imprese e professionisti che soddisfano specifici requisiti, mira a incentivare la trasparenza e la


compliance


fiscale.

I vantaggi del TCF per le PMI

L’adozione di un sistema di controllo del rischio fiscale (

TCF



Tax Control Framework

), come previsto dalla legge, offre ai contribuenti una serie di

benefici premiali

, tra cui l’esonero dalle sanzioni amministrative e penali. L’adesione al

regime opzionale

permette ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali, evitando così possibili controversie future. Il

sistema

deve essere predisposto prima dell’esercizio dell’opzione e deve essere

certificato

. La certificazione è uno degli aspetti chiave del processo: il sistema di controllo deve infatti essere aggiornato e conforme alle disposizioni del regolamento ministeriale previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 128 del 2015.

Requisiti e adesione al nuovo regime

Il decreto legislativo n. 221 del 2023, che modifica l’articolo 7-bis, prevede che il contribuente che opta per il regime opzionale di controllo del rischio fiscale debba comunicare all’Agenzia delle Entrate, con le modalità definite dal Ministro dell’Economia e delle Finanze, l’

adozione al sistema

di controllo fiscale. La comunicazione deve essere accompagnata da tutta la

documentazione

relativa al sistema (di cui all’art. 2, c. 3), nonché dalla certificazione della sua efficacia.

Il sistema deve essere implementato prima della comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle Entrate e aggiornato ogniqualvolta si verifichino modifiche organizzative che influiscono sul rischio fiscale. È pertanto previsto che la certificazione sia soggetta a

verifica e aggiornamento

periodico, per garantire che il sistema rimanga efficace e in linea con le normative fiscali in vigore.

Comunicazione e revoca del regime opzionale

Il sistema di controllo del rischio fiscale deve essere comunicato all’Agenzia delle Entrate attraverso un apposito

modello

reso disponibile tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, che fornirà anche le istruzioni per la compilazione e trasmissione.

L’esercizio dell’opzione,

irrevocabile

una volta effettuato, comporta l’adesione al regime per una durata di

due periodi di imposta

. Al termine del secondo periodo, il regime viene

tacitamente rinnovato

, salvo che il contribuente non decida di revocare l’opzione. La revoca deve essere comunicata esplicitamente, prima della conclusione del secondo periodo di imposta, utilizzando il medesimo modello previsto per la comunicazione dell’opzione.

I vantaggi del sistema di controllo del rischio fiscale

L’adozione di un sistema di controllo del rischio fiscale, come previsto dalla legge, offre ai contribuenti una serie di

benefici premiali

, tra cui l’esonero dalle sanzioni amministrative e penali. Questo sistema consente ai contribuenti di regolarizzare la propria posizione fiscale prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali, evitando così possibili controversie future.

Nel dettaglio, il sistema deve essere predisposto

prima

dell’esercizio dell’opzione e deve essere certificato. La certificazione è uno degli aspetti chiave del processo: il sistema di controllo deve infatti essere aggiornato e conforme alle disposizioni del regolamento ministeriale previsto dall’articolo 4 del decreto legislativo n. 128 del 2015.

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