Superman: Il Primo Mattone del DCU
supereroi

2025-10-01 17:54:42
Si ritorna ai colori, si ritorna all’azione e alla distruzione pura, si torna a far brillare il mantello di Superman come simbolo di umanità e purezza.
James Gunn non deve allontanarsi troppo per mettere il primo mattone del suo nuovo DCU
, perché ha il lancio perfetto proprio nell’icona del fumetto mondiale per eccellenza.
Superman cambia viso, ma gli stilemi sono sempre quelli. Anche viaggiando a occhi chiusi sarebbe decisamente difficile sbagliare un film del genere e, al netto di alcuni difetti evidenti,
l’operazione messa in piedi da James Gunn funziona
. Indica la strada per quello che sarà il futuro, abbandonando il passato per aprire nuove strade che brillano alla luce del sole giallo del pianeta Terra.
Superman
Genere
: Azione, Fantascienza
Durata
: 129 minuti
Uscita
: 9 Luglio 2025 (Cinema)
Regia
: James Gunn
Cast
: David Corenswet, Rachel Brosnahan, Nicholas Hoult
Una nuova dimensione
Arrivare appena una manciata di anni dopo la chiusura definitiva del DCEU non è semplice, con gli spettatori che hanno ancora negli occhi le immagini e i frammenti di una promessa non mantenuta (trascinata per più di dieci anni).
James Gunn è stato dietro entrambe le baracche, Marvel e DC, ed è consapevole che la fiducia è un carburante essenziale.
Serviva una risposta immediata, iniettata subito in vena. Per questo il suo progetto di “resurrezione” del DCU passa da Superman e dalla voglia di guardare il mondo dai suoi occhi: oggi la nostra soglia di attenzione si è drasticamente ridotta e anche vedendo un alieno che si prodiga per salvarci, se in tv passa una notizia che afferma il contrario, noi ci crediamo.
In una situazione geopolitica delicata, con i
politici che sfruttano e finanziano sottobanco guerre in paesi poveri per il proprio tornaconto
, gli interventi di Superman sono al pari di una dichiarazione di guerra: un alieno venuto da un altro mondo, potenzialmente letale per la sicurezza del paese, afferma di volere il bene del genere umano. C’è da crederci? Cosa dice la tv? Lex Luthor (un magnifico Nicholas Hoult) è il magnate più in vista di Metropolis, ma non sopporta che tutti gli occhi del mondo siano puntati su Superman: bisogna cambiare l’opinione generale e mostrare al genere umano chi è davvero Superman – anche narrando il falso. Luthor conosce benissimo il potere manipolatorio che i media hanno sulle persone.
Luci e ombre
Il pregio migliore del film è quello di avere
una chiara e netta direzione creativa.
Gunn abbraccia uno stile incline al suo cinema, dunque sempre sopra le righe, tra il pop e il punk rock, senza scordarsi del diritto dello spettatore di divertirsi guardando le gesta di questi eroi sul grande schermo. Dunque massima attenzione alla dimensione fantastica delle avventure di Superman, delle possibilità dei
metaumani
e delle conquiste della scienza. Ogni elemento, dall’emotività all’azione muscolare, è dosato con grande sapienza e trova la dimensione ideale nello scontro tra Lex e Superman.
Il cervello contro i muscoli, ma anche una sfida emotiva, di chi ha tutto e vorrebbe di più e di chi sta cercando di costruire qualcosa. L’epopea di chi si sente perennemente fuori posto, sempre sbagliato,
con il cuore del kriptoniano che vorrebbe salvare solo più vite umane
mentre il mondo si chiede se sia giusto o sbagliato.
Se l’accoppiata Superman – Lois Lane funziona perfettamente, a cadere nel dimenticatoio sono i troppi personaggi inseriti: alcuni spiccano, altri invece passano totalmente inosservati. Benissimo Mr. Terrific e la Lanterna Verde Guy Gardner, male invece Metamorpho, Hawkgirl o Rick Flag Sr. Il minutaggio del film è generoso, ma
non tutti riescono ad avere la propria parentesi espressiva
. Peculiare è anche il ritmo del film che si presenta alla partenza in medias res, nel pieno di uno scontro e di un disegno più grande portato avanti da Lex Luthor dove Superman è la pedina sacrificale.
Un ponte per il futuro
La mancanza delle origini – ormai note – di Superman disorienta, ma è anche il gancio migliore per tentare un discorso diverso, su quanto spesso troppe volte si costruiscano ideali sbagliati o falsi ricordi attorno a una solida certezza.
L’inserimento del cane Krypto non serve ad avere una parentesi comica, bensì a creare uno specchio dei sentimenti di Superman:
entrambi nel momento peggiore, si ritroveranno soli, impauriti, in un luogo che non conoscono, costretti a cavarsela da soli.
Superman è un film strano. Vive dei
momenti migliori del cinema di Gunn
quando parla di sentimenti, di umanità e di come lo scontro tra due idee opposte nasca sempre da ferite che emergono dal passato. Spesso, per allontanarle, è bene combattere per ciò in cui si crede, anche quando ci si ritrova da soli contro tutti. James Gunn lo sa bene – e nelle ultime produzioni ne ha fatto quasi un vanto.
Questo è il suo Superman, un eroe non invincibile, che può sempre rialzarsi,
pronto a combattere per quello che è giusto, pregno di quell’umiltà che gli hanno insegnato i suoi genitori splendidamente umani.
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Superman, la recensione: il primo mattone del DCU
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