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**Pensioni e Naspi: ecco il rimborso 730 INPS. Chi lo riceve e quando**

Italia

2025-10-12 16:28:12

9 luglio 2025

Verso il pagamento del rimborso 730 sulle pensioni e sulla Naspi. Le regole e i tempi di accredito da parte dell’INPS per il 2025



Rimborso 730

in arrivo anche su

pensioni e Naspi

. Per chi ha già trasmesso la dichiarazione dei redditi 2025, si va verso le prime procedure di

pagamento

da parte dell’

INPS

.

Il primo

slot

temporale per il pagamento dei rimborsi IRPEF parte ad

agosto

e segue a quello avviato a luglio per i lavoratori dipendenti. Nei casi in cui l’

INPS

svolge il ruolo di

sostituto d’imposta

, i conguagli a credito o a debito partono dal secondo mese successivo alla trasmissione del

modello 730/2025

.

Sarà quindi chi ha proceduto all’invio tra maggio e giugno a ricevere per prima i pagamenti che, in ogni caso, proseguiranno fino alla fine dell’anno.

Rimborso 730 dall’INPS da agosto per i titolari di pensioni e Naspi

Le procedure per il

pagamento

dei rimborsi emersi dal modello 730 seguono regole e tempistiche precise. In linea generale, dopo aver inviato la dichiarazione dei redditi parte un iter di comunicazione che coinvolge Agenzia delle Entrate e sostituti d’imposta chiamati ad effettuare le operazioni di conguaglio.

Gli accrediti dei rimborsi relativi a

detrazioni, bonus e deduzioni

spettanti decorrono da luglio, ma per chi percepisce

pensioni

o l’indennità di

disoccupazione Naspi

si parte con un mese di ritardo.


Agosto

è quindi il mese in cui arriveranno i primi pagamenti sia ai pensionati che ai disoccupati. Attenzione però: è necessario che il modello 730/2025 sia stato trasmesso entro maggio. In alternativa, l’attesa si allunga.

Rimborsi 730 fino a fine anno: come capire quando sarà pagato su pensioni e Naspi

Conoscere l’iter che porta all’erogazione dei rimborsi fiscali è fondamentale per capire

quando sarà accreditato

.

Come detto sopra, è bene considerare in prima battuta la data in cui l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del sostituto d’imposta (INPS o datore di lavoro) il prospetto di liquidazione, ossia il

modello 730/4

.

Il tutto dipende dalla data di trasmissione del modello 730, sia precompilato che ordinario e le tempistiche sono le seguenti:


  • 15 giugno

    per le dichiarazioni presentate entro il 31 maggio;

  • 29 giugno

    per quelle presentate dal 1° al 20 giugno;

  • 23 luglio

    per quelle presentate dal 21 giugno al 15 luglio;

  • 15 settembre

    per quelle presentate dal 16 luglio al 31 agosto;

  • 30 settembre

    per quelle presentate dal 1° al 30 settembre.

Per quel che riguarda pensionati e percettori di assegno di disoccupazione, le operazioni di conguaglio (a credito, ma anche a debito), partono dal secondo mese successivo rispetto alla data di messa a disposizione dei dati utili.

Si parte quindi dal mese di agosto, per chi ha inviato il modello 730 nei primi giorni a disposizione ed entro il mese di maggio, e successivamente sarà il turno di chi ha effettuano l’invio entro giugno. Dopo il primo pagamento estivo, si passerà quindi agli accrediti di

settembre, ottobre, novembre

, fino ad arrivare al mese di dicembre in caso di ritardi.

Il rimborso non arriva? Possibile blocco a causa di controlli del Fisco

Non sempre le procedure per il pagamento dei rimborsi seguono un iter regolare. Ci sono casistiche, individuate anno per anno dall’Agenzia delle Entrate, che possono portare a un

ritardo

nel riconoscimento del credito emerso dal modello 730/2025.

Si tratta nello specifico delle ipotesi in cui, in caso di modifiche al modello 730 precompilato che incidono sulla determinazione del reddito o delle imposte dovute, si verifica:

  • lo

    scostamento per importi significativi

    dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle certificazioni uniche e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
  • la presenza di

    altri elementi di significativa incoerenza

    rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle certificazioni uniche.

È altresì elemento di incoerenza ai fini del rimborso 730 anche la presenza di

situazioni di rischio

individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti, ma anche la presenza di un

rimborso IRPEF superiore a 4.000 euro

.

Cosa succede in questi casi? L’Agenzia delle Entrate effettua controlli più approfonditi, con la conseguenza che il pagamento slitta nella peggiore delle ipotesi fino al mese di marzo 2026.

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