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Tutta la Sicilia in FTTH: c’è anche la tua casa?

Italia

2025-10-15 23:14:15

La rivoluzione digitale nel Mezzogiorno ha finalmente un simbolo concreto: la Sicilia diventa la prima regione del Sud Italia a completare integralmente il Piano Banda Ultra Larga nelle cosiddette

Aree Bianche

, quei territori che fino a oggi rimanevano tagliati fuori dalle connessioni ultraveloci. Un risultato che assume un significato particolare in un’isola che storicamente ha dovuto fare i conti con il divario infrastrutturale rispetto al resto del Paese. L’annuncio è arrivato oggi durante una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, dove si sono riuniti i principali protagonisti di questo progetto da 239 milioni di euro.

Un’infrastruttura da record per colmare il digital divide

I numeri dell’operazione sono impressionanti: 300 comuni interessati, oltre 380 mila unità immobiliari raggiunte dalla tecnologia

FTTH (Fiber To The Home)

con velocità fino a 10 Gbps, e ulteriori 261 mila abitazioni coperte dalla tecnologia FWA (Fixed Wireless Access). Ma l’impatto va oltre le semplici connessioni domestiche, toccando circa 2.300 sedi della Pubblica Amministrazione tra scuole, ospedali, uffici comunali, biblioteche e presidi delle forze dell’ordine.

Il progetto, promosso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Infratel Italia, ha visto Open Fiber vincitrice dei bandi pubblici per la realizzazione di una rete di 4.500 chilometri che rimane di proprietà pubblica ma viene affidata in concessione all’operatore wholesale only. Un modello che garantisce controllo pubblico dell’infrastruttura strategica mantenendo al contempo l’efficienza gestionale privata.

La parola agli architetti del cambiamento

La fibra pubblica è un’infrastruttura strategica per la crescita economica e l’inclusione digitale dei territori

Alessandro Dagnino, Assessore all’Economia della Regione Siciliana, ha sottolineato come questo risultato rappresenti "un altro importante risultato del governo Schifani, grazie al quale la Regione si dota di autostrade digitali all’avanguardia". L’assessore ha evidenziato le potenzialità per attrarre i cosiddetti

nomadi digitali

e i south workers, figure professionali sempre più rilevanti nell’economia post-pandemica.

Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Open Fiber, ha invece posto l’accento sulla necessità di "incentivare l’adozione della rete FTTH per migliorare la vita dei cittadini, rafforzare le imprese locali e contrastare lo spopolamento delle aree interne".

Sostenibilità e innovazione tecnologica

Un aspetto particolarmente significativo riguarda l’impatto ambientale della nuova infrastruttura. La tecnologia FTTH consuma infatti fino al 60% in meno di energia rispetto alle tradizionali reti in rame, un dato che assume particolare rilevanza in un’epoca di crescente sensibilità verso la

sostenibilità ambientale

. La fibra ottica non solo garantisce prestazioni superiori ma contribuisce anche agli obiettivi di riduzione dei consumi energetici.

Pietro Piccinetti, Amministratore Delegato di Infratel Italia, ha definito il completamento del Piano "un traguardo di assoluto rilievo, non solo per la regione, ma per l’intero Paese", sottolineando come si tratti di "un risultato concreto di politica industriale e coesione territoriale".

Oltre il Piano BUL: gli investimenti in corso

Il successo siciliano non rappresenta un punto di arrivo ma piuttosto una base per ulteriori sviluppi. Open Fiber sta infatti proseguendo gli investimenti nell’isola attraverso il Piano "Italia a 1 Giga", cofinanziato per il 30% dall’azienda stessa. Questo nuovo intervento ha già visto un investimento di 100 milioni di euro per estendere la copertura in fibra ottica a 312 comuni nelle nove province siciliane, raggiungendo 122 mila civici con tecnologia FTTH e altri 9 mila con FWA.

Parallelamente, l’operatore è attivo nelle tre Città Metropolitane di Palermo, Catania e Messina, oltre che in altre 13 città siciliane di medie e grandi dimensioni, con un investimento privato di circa

350 milioni di euro

. In queste aree, la società ha connesso circa 928 mila unità immobiliari e attivato quasi 250 mila clienti.

Il contesto nazionale e le prospettive future

A livello nazionale, Open Fiber ha reso disponibili oltre 14,5 milioni di unità immobiliari connesse in tecnologia FTTH, con l’obiettivo di estendere progressivamente la copertura sia nei grandi centri urbani sia nelle aree rurali e industriali. La

trasformazione digitale

del Paese passa inevitabilmente attraverso queste infrastrutture, che abilitano servizi avanzati come la telemedicina, il lavoro da remoto, la gestione intelligente delle città e il monitoraggio del territorio.

Il completamento del Piano BUL in Sicilia rappresenta quindi un modello replicabile per altre regioni del Sud, dimostrando che è possibile superare i divari infrastrutturali storici attraverso una progettazione efficace e una collaborazione virtuosa tra pubblico e privato. Un risultato che proietta l’isola verso un futuro digitale all’avanguardia, con ricadute positive per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione.

In collaborazione con Tom’s Hardware

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