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Zelensky incontra il Papa: apre a colloqui di pace in Vaticano

notizia

2025-11-23 06:11:30

«Vogliamo che questa guerra finisca, e naturalmente contiamo molto sul Vaticano, che il Vaticano e Sua Santità possano aiutarci con un luogo di incontro ad alto livello, per finire questa guerra. Grazie» risponde così il presidente ucraina Volodymyr Zelensky a Papa Leone XIV dopo il loro colloquio a Villa Barberini, la residenza di Castel Gandolfo dove il Pontefice è in vacanza. Papa Pevost nella mezz’ora di incontro ha nuovamente proposto il Vaticano come sede dei colloqui per il cessate il fuoco e poi la pace definitiva in Ucraina. Zelensky a colloquio con Papa Leone XIV I due si sono stretti la mano. Zelensky ha detto "thank you so much" in inglese, e poi ha fatto un complimento sulla vista del Lago Albano. Quando si sono seduti, Leone ha chiesto se Zelensky capisse l’inglese e poi ha introdotto il colloquio domandando: "How are things going?" ("Come stanno andando le cose?"). Al termine del colloquio il Papa e il leader ucraino si sono affacciati dal balcone: entrambi hanno salutato la piccola folla di persone – principalmente giornalisti – “Buongiorno Santità!”, ha urlato una donna. “Buongiorno, buongiorno!”, ha risposto Papa Leone. Il presidente ucraino in Italia per il Ukraine Recovery Conference Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è arrivato in Italia in occasione della Ukraine Recovery Conference, il quarto appuntamento internazionale dedicato alla ricostruzione dell’Ucraina, in programma il 10 e 11 luglio presso il centro congressi La Nuvola dell’Eur a Roma. Dopo l’incontro con il Pontefice, nel pomeriggio è atteso il colloquio ufficiale con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui seguiranno altri incontri bilaterali nel contesto della conferenza. L’obiettivo del summit è rafforzare il supporto europeo e internazionale alla ripresa economica, infrastrutturale e sociale dell’Ucraina, a oltre due anni dall’inizio del conflitto. I’m grateful for the meeting and a very substantive conversation with @Pontifex. We value all the support and every prayer for peace in Ukraine. The proposal to hold meetings at the level of leaders at the Vatican remains open and entirely possible, with the goal of stopping… pic.twitter.com/nHtWWl5AbL — Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) July 9, 2025 Urgenza di dialogo per la fine delle ostilità «L’urgenza di percorsi di pace giusti e duraturi» è stata sottolineata da Papa Leone XIV nel corso del "cordiale colloquio" con il leader ucraino. Papa e Zelensky hanno condiviso «l’importanza del dialogo come via privilegiata per porre fine alle ostilità». E, spiega un comunicato vaticano, «il Santo Padre ha espresso dolore per le vittime e rinnovato la propria preghiera e vicinanza al popolo ucraino, incoraggiando ogni sforzo volto alla liberazione dei prigionieri e alla ricerca di soluzioni condivise». Quindi al centro dell’incontro i temi trattati sono stati i percorsi di pace “giusti e duraturi”, il dialogo per porre fine alle ostilità, preghiera e vicinanza al popolo ucraino, gli sforzi per liberazione dei prigionieri e “la disponibilità ad accogliere in Vaticano i rappresentanti di Russia e Ucraina per i negoziati”. Il dono del presidente al Pontefice Zelensky ha voluto portare un dono al Papa: un album dedicato alla tradizione iconografica ucraina, in cui sono raccolti i più famosi capolavori dall’XI al XVIII secolo. Le parole di Zelensky ai giornalisti Zelensky, sceso nel cortile, ha voluto condividere alcune parole con un gruppo ristretto di giornalisti: «Sono molto grato a Sua Santità per questo incontro, per averci ospitato e naturalmente per il suo aiuto, per l’aiuto del Vaticano». Aiuto che si traduce nelle “preghiere”, ha detto il capo di Stato, ma soprattutto nella questione del rimpatrio dei minori ucraini trasportati con la forza in Russia. Da sempre Zelensky ha domandato sostegno alla Santa Sede per questa missione, come pure per la liberazione di prigionieri. Un “meccanismo”, così come l’ha definito in varie occasioni il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, è stato avviato grazie alla visita voluta da Papa Francesco nel 2023 del cardinale Matteo Maria Zuppi a Kyiv e poi a Mosca (successivamente anche a Washington e Pechino). riproduzione riservata

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