**Arena Po: Il Borgo che si Trasforma in Arte**
arti dello spettacolo

2026-06-23 11:49:24
Nella quiete dell’Oltrepo Pavese a 45 km da Milano e 20 km da Pavia, il comune di Arena Po sta vivendo una sorprendente rinascita culturale e urbana. Il MAAAPO – Museo Arte Ambiente Arena Po, progetto visionario dell’artista Gaetano Grillo, ha trasformato l’intero borgo, 1500 abitanti sulle sponde del grande fiume italiano, in un museo a cielo aperto accessibile a tutti, gratuitamente
Realizzato con il sostegno del sindaco Alessandro Belforti e la preziosa supervisione della presidente Livia Pomodoro, il MAAAPO – sostenuto anche dalla Fondazione LGH, voluta dal Gruppo A2A e dedicata anche a valorizzare le peculiarità artistiche e culturali del territorio pavese – rappresenta oggi un unicum nel panorama italiano: un museo che esce dalle tradizionali mura espositive per dialogare con paesaggio, storia e comunità locale.
L’avventura del MAAAPO inizia nel 2015, quando Gaetano Grillo acquista una casa nel centro storico. Da quel seme è germogliato un progetto sempre più ambizioso: nel 2016 nasce il "Borgo d’Arte" grazie a una convenzione con l’Accademia di Brera, mentre nel 2021 viene ufficialmente istituito il museo. Oggi, dopo anni di lavoro e nuove acquisizioni, il MAAAPO può contare su una collezione in continua crescita, al momento di 26 elementi, con opere di importanti artisti come Omar Galliani, Giuseppe Maraniello e Costas Varotsos, visibili sia nella sede liberty di via Garibaldi aperta nel 2024 che lungo le vie del borgo.
Un museo a cielo aperto tra arte, storia e natura
Il MAAAPO offre ai visitatori un’esperienza immersiva unica, dove l’arte contemporanea si integra armoniosamente con il tessuto medievale di Arena Po e il suggestivo paesaggio fluviale. Il percorso artistico parte dalla sede museale e si sviluppa tra sculture e installazioni site-specific che emergono tra i vicoli lastricati, dialogano con le antiche mura del castello e si fondono con la natura lungo gli argini del Po. Opere come l’imponente creazione in acciaio di Gaetano Grillo all’ingresso del borgo o le sorprendenti interazioni artistiche nel parco fluviale trasformano la visita in un continuo scoprire, dove ogni angolo rivela nuove connessioni.
"Qui ad Arena Po abbiamo creato qualcosa di unico", racconta Gaetano Grillo. "Non un semplice museo, ma un luogo vivo dove arte, storia e natura si fondono, dando vita a un dialogo continuo tra passato e presente".
Con la sua formula innovativa, il MAAAPO sta attirando l’attenzione di critici e turisti, diventando un vero e proprio caso studio nel rapporto tra arte contemporanea e territori rurali. Un successo reso possibile dalla collaborazione tra istituzioni, artisti e comunità locale, che ha trasformato questo angolo di Lombardia in un autentico laboratorio di rigenerazione urbana e culturale.
Un dialogo tra generazioni artistiche nel cuore della Bassa Pavese
Il MAAAPO ospita una collezione in continua evoluzione che riunisce importanti voci dell’arte contemporanea italiana e internazionale, creando un ponte tra diverse generazioni e linguaggi artistici. Tra le opere più significative spiccano i maestosi bronzi di Omar Galliani e Giuseppe Maraniello, le sperimentazioni materiche di Alik Cavaliere e le sculture in acciaio di Costas Varotsos che dialogano con il paesaggio fluviale. La collezione si arricchisce delle ricerche concettuali di Bruno Ceccobelli, delle ceramiche di Gianni Asdrubali e delle installazioni ambientali di Nicola Salvatore. Particolarmente emblematiche appaiono le opere di Gaetano Grillo, fondatore del museo, il cui Alfabeto Grillico – ispirato alle antiche scritture mesopotamiche – diventa filo conduttore di un percorso che unisce storia e sperimentazione contemporanea. Tra le ultime acquisizioni spicca l’iconica La Gondola di Marco Nereo Rotelli, il quale ha scelto Arena Po come sede del suo Laboratorio di Poesia. Ogni opera, selezionata attraverso donazioni e comodati d’uso, racconta una storia di relazioni artistiche e condivisione, trasformando il borgo in un vivace atlante dell’arte italiana dagli anni Settanta a oggi. Il catalogo completo, disponibile sul sito del museo, rivela come questa raccolta unica stia crescendo anno dopo anno, con nuove acquisizioni che ampliano costantemente il dialogo tra arte e ambiente.
Dall’arte pubblica all’ospitalità creativa
L’esperienza MAAAPO va ben oltre il tradizionale concetto di visita museale. Dopo aver esplorato il percorso diffuso tra le vie del borgo, i visitatori possono prolungare la loro immersione artistica nelle Camere d’Arte – suite uniche che trasformano il pernottamento in un’opera d’arte vissuta. Non semplici alloggi, ma ambienti concettuali dove ogni dettaglio – dagli affreschi alle ceramiche d’autore, dai messaggi pittorici nascosti nei cassetti alle terrecotte monocrome che accompagnano il rituale del mattino – è parte di un racconto artistico totale.
La Suite Bianca immerge gli ospiti nel ciclo "Cultura torna Natura" di Grillo, dove l’essenzialità cromatica dialoga con i soffitti a cassettoni e gli elementi architettonici medievali. La Suite Colore, invece, esplode nella vitalità delle opere anni ’80, con ceramiche sospese e dipinti tridimensionali che giocano con la luce che filtra dalle finestre affacciate sulla chiesa romanica. Entrambe condividono la filosofia dell’arte abitabile: la terrazza panoramica diventa palcoscenico sul paesaggio fluviale, mentre la colazione servita su ceramiche originali completa l’esperienza sensoriale.
Questo progetto di ospitalità concettuale – unico nel panorama museale italiano – trova il suo completamento nella vicina Cascina Museo, dove gli spazi laboratoriali dove lavora Grillo rivelano il processo creativo dell’artista e ha anche sede un piccolo teatro che funge da spazio eventi. Un circuito virtuoso che trasforma il visitatore da osservatore a protagonista di un viaggio nell’arte, tra spazi pubblici e dimore creative, sempre accompagnato dalle mappe interattive, cartellonistica e dai percorsi tematici disponibili sul sito del museo.
