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Assegno Unico: Cosa succede con l’Isee dopo il 30 giugno? Nessun arretrato, ma l’importo si aggiorna.

notizia

2025-05-04 20:51:45

È scaduto il 30 giugno il termine ultimo per aggiornare l’

Isee

e non perdere gli

arretrati

dell’

Assegno Unico

Universale spettanti da marzo. La nuova

Dichiarazione Sostitutiva Unica

(Dsu) è necessaria per ottenere l’importo "corretto" del beneficio, ossia con l’ammontare corrispondente al proprio Isee aggiornato.

Assegno unico, la scadenza dell’Isee

In assenza di un Isee valido entro la prima scadenza (fine febbraio), l’

Inps

da marzo ha continuato a corrispondere solo l’

importo minimo

previsto per legge, pari a 57,5 euro mensili per ciascun figlio. C’era tempo fino al 30 giugno per mantenere il diritto al conguaglio degli arretrati dei mesi precedenti. Tempo scaduto.

Ma cosa succede se non si è presentata la Dsu aggiornata entro la scedenza fissata e si procede a farlo dopo il 30 giugno?

Assegno unico, quanto si perde senza nuovo Isee

Per determinare l’importo della prestazione sulla base della corrispondente soglia

Isee

è necessaria la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per l’anno in corso. In assenza di questa, l’assegno viene calcolato a partire da questo mese con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa (vale a dire ad esempio 57,5 euro per i figli minorenni).

Qualora la nuova Dsu sia stata presentata entro il 30 giugno 2025, gli importi eventualmente già erogati per l’anno 2025 verrano adeguati a decorrere dal mese di marzo 2025, con la corresponsione dei relativi arretrati.


Cosa succede se presento l’Isee dopo la scadenza?

Anche dopo il 30 giugno è possibile aggiornare l’Isee, ma attenzione: l’importo "corretto" dell’Assegno Unico verrà applicato solo alle mensilità successive. Non è previsto alcun conguaglio retroattivo per i mesi precedenti, già liquidati con l’importo minimo.

Quindi a luglio resta l’importo minimo, mentre da agosto si torna a ricevere l’assegno completo

I "tagli" all’assegno

Ma quanto si rischia di "perdere" effettivamente senza Isee aggiornato? Per capire la portata dell’importanza della presentazione della Dsu per l’anno in corso, prendiamo il caso dei nuclei con la soglia di reddito più bassa, vale a dire fino a 17.227,33. In base ai nuovi importi vigenti (per il 2025) dallo scorso febbraio, chi ha questo reddito ha diritto al

massimo

degli importi previsti. Ossia:

  • Assegno figli minorenni:

    201 euro
  • Assegno figli maggiorenni 18 – 20 anni:

    97,7 euro
  • Maggiorazione figli ulteriori al secondo:

    97,7 euro

Chi non abbia presentato l’Isee aggiornato entro fine febbraio, pur essendo in quella fascia di reddito si vedrà corrisposti i corrispondenti

importi minimi

. Vale a dire:

  • Assegno figli minorenni:

    57,5 euro
  • Assegno figli maggiorenni 18 – 20 anni:

    28,7 euro
  • Maggiorazione figli ulteriori al secondo:

    17,2 euro

Quindi si parla di una cifra di

143,5 euro

percepiti in meno per i figli minorenni, di

69 euro

per i figli maggiorenni ma minori di 21 anni, e di

80,5 euro

di maggiorazione per i figli ulteriori al secondo. Insomma, un bel gruzzoletto (più o meno congruo in base alla composizione del nucleo). Gli importi "persi" vanno diminuendo – ovviamente – via via che lo spettante in base al reddito sia minore.

Tutti gli eventuali importi percepiti in meno, va comunque ribadito) potranno comunque essere recuperati in seguito (vedi come nella scheda relativa).

Le tabelle degli importi

Nella tabella che segue si possono compare gli importi che si sarebbero potuti ricevere in base al proprio Isee attuale e quelli minimi che invece si riceveranno se non è stata presentata la nuova Dsu.

Le maggiorazioni invariate

Non tutte le maggiorazioni, comunque, ricadono sotto le cesoie dei tagli in caso di mancata presentazione del nuovo Isee. Alcune di esse, infatti, prescindono dal reddito e vengono erogate con importo unico. Ecco quali sono:

  • Maggiorazione figli < 21 non autosufficienti:

    120,6 euro
  • Maggiorazione figli < 21 con disabilità grave:

    109,1 euro
  • Maggiorazione figli < 21 con disabilità media:

    97,7 euro
  • Maggiorazione figli per madre di età <21 anni:

    23 euro

Gli arretrati di gennaio

Qualche euro in più – al contrario – potrebbe arrivare dagli arretrati di gennaio relativi alla rivalutazione 2025. Se infatti gli importi e le maggiorazioni dell’assegno unico della mensilità di febbraio 2025 sono stati erogati con i valori della nuova tabella tabella degli importi, gli adeguamenti relativi al mese di gennaio 2025 (quando ancora gli importi non erano stati rivalutati) saranno corrisposti a partire dalla mensilità di marzo 2025 (così come previsto dalla circolare numero 33 del 04-02-2025 dell’Inps).

Quanto valgono questi arretrati? Ecco gli importi in base alle voci (se spettanti)

  • Assegno figli minori: +0,60 euro
  • Assegno figli 18-20 anni: +0,80 euro euro
  • Maggiorazione figli ulteriori al secondo: +0,80 euro
  • Maggiorazione figli non autosufficienti: +1 euro
  • Maggiorazione figli con disabilità grave: + 0,90 euro
  • Maggiorazione figli con disabilità media: + 0,80 uro
  • Assegno figli disabili a carico (senza limiti di età): +5,1 euro
  • Maggiorazione figli per madre di età <21 anni: + 0,20 euro
  • Bonus secondo percettore di reddito:  +0,30 euro
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