Clima in crisi: L’estate è finita
Italia

2025-03-31 22:55:54
I queste giornate estive, mi viene spontaneo chiedermi se davvero questo sia quello che una volta chiamavamo “estate mediterranea”. La sensazione è che qualcosa sia profondamente cambiato, e non sono solo io a pensarlo.
È innegabile che l’abitudine a certe condizioni meteorologiche abbia stravolto completamente la nostra percezione dell’Estate. Parliamo della stagione che dovrebbe essere sinonimo di caldo, sole, mare e bel tempo. La stagione delle ferie, dei viaggi, delle gite fuori porta. Almeno, questo era quello che rappresentava un tempo.
Peccato che gli ultimi decenni abbiano segnato una svolta radicale. Per essere più precisi, hanno rappresentato un vero e proprio cambio della guardia. Quello che tutti consideravamo l’
Anticiclone più gradito
, quello delle Azzorre, non domina più i nostri cieli. Al suo posto, come ormai sappiamo bene, è subentrata l’Alta Pressione Africana.
Bisogna essere chiari su questo punto: stiamo parlando dell’Anticiclone Africano, punto e basta. Non di un presunto “anticiclone afro-mediterraneo”, né di un fantomatico “anticiclone delle Azzorre più caldo”. No. Si tratta dell’
Anticiclone Subtropicale
, quella struttura meteorologica che trasporta masse d’aria rovente direttamente dalle latitudini subtropicali verso di noi.
Si sentono e si leggono interpretazioni di ogni tipo, quasi a voler giustificare un fenomeno che non ha bisogno di giustificazioni. Ma quando si affrontano condizioni meteorologiche estreme, la chiarezza è fondamentale. Niente giri di parole, niente tentativi di addolcire la pillola: semplicemente la realtà. E la realtà ci dice che l’Estate non è più quella di una volta.
Sapete qual è il vero problema di tutto questo? L’abitudine a certe situazioni termiche e climatiche sta letteralmente cancellando la memoria collettiva. I più giovani, per fare un esempio concreto, non hanno la minima idea di cosa significhi “Estate mediterranea” nel senso tradizionale del termine. Pensate a chi è nato dopo l’
Estate del 2003
… Quella fu la stagione che cambiò tutto, che segnò ufficialmente la fine di un’epoca e l’inizio di una nuova era climatica.
Chi è nato in quel periodo non ha mai sperimentato cosa significhi l’Alta Pressione delle Azzorre. Ma attenzione: il problema della “memoria storica” non riguarda soltanto i più giovani, perché quel tipo di esperienza climatica chiaramente non si può avere se non la si è vissuta direttamente. Il fatto ancora più preoccupante è che persino chi quell’epoca l’ha vissuta sulla propria pelle sta dimenticando com’era davvero una volta.
Com’era il tempo, com’era l’autentica Estate mediterranea. Sì, perché era completamente diversa, caratterizzata dall’assenza di eccessi termici se non in rare occasioni. Si riusciva a dormire durante la notte, si respirava di giorno. Certamente, ogni tanto capitava che il caldo diventasse un po’ più intenso, ma si trattava di ondate di calore davvero sporadiche.
Al massimo 2-3, forse 4 episodi in un’intera Estate. Ed erano eventi eccezionali, non certo la norma. Oggi invece, se dovesse tornare l’
Alta delle Azzorre
, rappresenterebbe un’eccezione e non più la regola. Ed ecco come la nostra percezione dell’Estate si è trasformata, come è cambiata la nostra comprensione di condizioni meteorologiche che con la normalità di un tempo non hanno più nulla in comune.
La
ricerca scientifica internazionale
conferma che questi cambiamenti sono senza precedenti negli ultimi 1.200 anni e direttamente collegati all’aumento dei gas serra di origine antropica. Non si tratta di una normale variabilità climatica, ma di una trasformazione profonda dei pattern atmosferici che governano il nostro clima.
Meteo, L’Estate non c’è più
