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Da Alisa a Liguria Salute: Pd denuncia il caos, Bucci promette prontezza entro settembre

Italia

2025-11-11 05:22:39


Genova

. Torna a far discutere il futuro di

Alisa

, l’azienda sanitaria ligure che la Regione ha deciso di

trasformare in Liguria Salute, con competenze limitate, personale ridotto e soprattutto costi inferiori per 7,5 milioni all’anno

da ridistribuire alle Asl per fornire prestazioni ai cittadini. Ieri l’incontro coi sindacati che non ha dissipato le

perplessità sull’operazion

e, soprattutto dal punto di vista delle ricadute sui lavoratori. Oggi a rinfocolare la polemica è

l’opposizione

, che avrebbe preferito una totale soppressione dell’ente, mentre il presidente

Bucci assicura che sta andando tutto secondo i piani

.



Liguria Salute appare come un ente polifunzionale costruito senza un disegno coerente

, destinato a ripetere, e forse aggravare, le incertezze già viste con Alisa – accusa

Enrico


Ioculano

, consigliere Pd e vicepresidente della commissione Sanità -. Rischia di trasformarsi in un

contenitore confuso, sovraccarico di funzioni incompatibil

i e privo delle risorse necessarie per svolgerle davvero. Le funzioni attribuite a questo nuovo ente sono numerose e profondamente eterogenee: si va dalla gestione logistica alla promozione della ricerca scientifica, dall’

health technology assessment

alla supervisione degli approvvigionamenti, dalla consulenza tecnica alla vigilanza ispettiva. Un insieme così variegato di compiti rischia di generare

più confusione che efficienza

. Senza contare la prima questione: la gestione dei lavoratori”.

Oggi in Alisa lavorano

109


persone

, mentre in Liguria Salute saranno circa

una quarantina

. “Non lasceremo a casa nessuno”, aveva assicurato l’assessore alla Sanità

Massimo Nicolò

. In particolare,

30 persone dovrebbero essere trasferite alla direzione generale della Regione

, 24 dislocate sulle aziende ospedaliere dell’area genovese e tutte le altre nelle varie Asl. La


governance


sarà più snella, con un

direttore generale

affiancato solo da un collegio sindacale. Ma i sindacati lamentano ad oggi

l’assenza di un progetto chiaro su chi dovrà trasferirsi e dove

.


Bucci però, a margine di un convegno, taglia corto e nega l’esistenza di un rischio di proroga:


“No, per settembre sarà tutto pronto

. Le cose vanno avanti come abbiamo detto. Il team sta lavorando bene, ho visto proiezioni molto positive. È tutto abbastanza definito”.


Le critiche mosse dal Pd riguardano anche altri aspetti

. “Sarà davvero Liguria Salute a gestire autonomamente i magazzini e le

piattaforme logistiche?

Oppure assisteremo a breve all’annuncio di una

partnership

esterna, magari con Liguria Digitale o soggetti privati? E soprattutto, come si articolerà questa struttura? Sono domande a cui ancora non è stata data risposta. A questo si aggiunge un nodo tutt’altro che secondario

: la

governance

degli acquisti sanitari

– rimarca Ioculano -.

In definitiva è il caos.

La giunta annuncia la trasformazione di Alisa, ma nei fatti non ha un programma chiaro, non si sa che ruolo svolgerà e in che modo, e non ha risposte per i lavoratori.

Sapevamo che sarebbe stato l’ennesimo annuncio senza alcuna sostanza

, ma ancora una volta non possono essere i cittadini e chi lavora nell’azienda a pagare le conseguenze di questa cattiva gestione. Chiederemo al più presto chiarimenti in consiglio regionale, per avere un organigramma chiaro dei compiti e delle funzioni di Liguria salute, chiedendo garanzie per il personale”.

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