Connect with us

Fabio Fognini: «È il momento giusto per dire addio». La carriera e la decisione

notizia

2026-04-12 06:56:18


Fabio Fognini

ha annunciato ufficialmente il suo ritiro dal tennis professionistico. Lo ha fatto a Wimbledon, il torneo più iconico del circuito, al termine di un’ultima, spettacolare sfida contro Carlos Alcaraz, durata oltre quattro ore e mezza. Il tennista ligure, 38 anni, ha salutato il pubblico con emozione: «Questo è il miglior modo per dire addio», ha dichiarato in conferenza stampa, lasciando il tennis giocato nel luogo più nobile del tennis mondiale, dopo aver ricevuto una standing ovation dal pubblico del Centre Court.

Cobolli-Djokovic diretta oggi i quarti di finale di Wimbledon. A che ore gioca, dove vederla in tv e streaming e i precedenti

L’ultima esibizione contro il campione in carica, seppur terminata con una sconfitta al quinto set, ha mostrato tutta la grinta e il talento che hanno sempre contraddistinto Fognini. Anche Alcaraz ha voluto omaggiarlo, sottolineando come a suo parere avrebbe potuto giocare ancora diversi anni. In tribuna, la moglie Flavia Pennetta ha ricevuto i complimenti dell’ex leggenda John McEnroe, che ha definito quel match «il momento perfetto per chiudere la carriera».

Nicola Pietrangeli: «Wimbledon? Non lo guardo perché mi hanno trattato male. Mio figlio Giorgio mi ritorna sempre in mente, provo molto dolore»

La decisione

La decisione del ritiro era stata annunciata da Fognini già a maggio, in occasione degli Internazionali d’Italia. Dopo l’ennesimo infortunio al piede e una lunga serie di problemi fisici, il tennista aveva espresso il desiderio di concludere il suo percorso agonistico nella stagione 2025, scegliendo di dire addio al tennis con dignità e gratitudine.

Jacopo Vasamì, chi è il tennista 17enne con cui si allena Jannik Sinner: lo stile di gioco, i premi e il sogno nel cassetto

La carriera

La carriera di Fabio Fognini è tra le più brillanti nella storia del tennis italiano. Ha conquistato nove titoli in singolare, tra cui il prestigioso Masters 1000 di Monte Carlo nel 2019, battendo Nadal in semifinale e Lajovic in finale. In doppio ha vinto otto titoli, incluso l’Australian Open del 2015 in coppia con Simone Bolelli, primo Slam per un duo italiano maschile nell’era Open. Ha raggiunto il suo best ranking nel luglio 2019, toccando la nona posizione mondiale.

Fognini è stato anche protagonista in Coppa Davis, disputando trentadue incontri per l’Italia. Dotato di uno dei rovesci più eleganti del circuito e di una personalità imprevedibile, ha regalato al pubblico match memorabili, come la vittoria su Andy Murray al Foro Italico nel 2017 o i successi contro Nadal sulla terra di Rio de Janeiro e Barcellona.

La sua carriera è stata segnata anche da momenti controversi, ma mai privi di passione. Ha incarnato un tennis viscerale, emotivo, capace di accendere il pubblico. In un’epoca dominata dai grandi campioni, Fognini ha saputo ritagliarsi uno spazio da protagonista, dimostrando che l’Italia poteva competere ad alti livelli.

Il suo addio lascia un’eredità profonda. Fognini è stato il ponte tra due generazioni: ha raccolto il testimone dai grandi del passato e lo ha passato a quelli del presente, come Sinner, Berrettini e Musetti. Ha mostrato ai giovani che il talento, se accompagnato dal coraggio, può portare lontano.

Ora il futuro lo attende fuori dal campo. Non è escluso che possa dedicarsi al coaching, alla televisione o a un ruolo da ambasciatore del tennis. Qualunque sarà il prossimo passo, il suo addio segna la fine di un’epoca. Fognini esce di scena da protagonista, con il pubblico in piedi ad applaudirlo. Un campione libero, fino all’ultimo punto.

Click to comment

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *