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Giorgetti: La riscossione locale non atterra, proposto un ente speciale. E scatta la polemica

notizia

2026-05-21 16:08:54


La riscossione locale

è cruciale per le

finanze pubbliche

eppure non funziona. I

Comuni

e gli altri enti non sono in grado molto spesso di recuperare le

tasse inevase

e il risultato è il

predissesto

, se non il

dissesto

vero e proprio, delle amministrazioni. «Una trappola» che crea

disparità

ormai inaccettabili tra i cittadini e in cui è servito finora a poco affidarsi all’azione dell’

Agenzia delle Entrate Riscossione

, che non si è rivelata a livello locale sinonimo automatico di un

incremento di gettito

.

Parte da questa premessa l’idea lanciata dal

ministro dell’Economia

,

Giancarlo Giorgetti

, di istituire un nuovo

ente ad hoc

, incaricato esclusivamente della

gestione

e della

riscossione dei tributi

di

Comuni

,

Regioni

,

Province

e

Città metropolitane

. Il ministro non ha una

soluzione precisa

al problema, ma valuta varie opzioni, compresa quella di un

organismo con personale specializzato

, con una

struttura informatica avanzata

, integrato con l’

Agenzia della riscossione

e in stretto collegamento con

Sogei

e

PagoPA

, in grado di utilizzare efficacemente i

processi

e le

banche dati

esistenti.

Un ente insomma che permetta di

scalfire il magazzino

che anche a livello locale ha numeri tutt’altro che indifferenti:

25 miliardi di crediti iscritti a ruolo

, secondo i dati dell’

Anci

, di cui

6 miliardi ancora esigibili

.

La proposta è di quelle destinate a far discutere e già scatena la reazione di

Matteo Renzi

che grida alla nascita di una nuova

Equitalia

. Non è un caso che sia proprio lui, che di quel nome e di quell’immagine volle disfarsi negli anni passati a

Palazzo Chigi

, a guidare le voci critiche di

Iv

e del

Pd

. «Avevano promesso la

pace fiscale

e poi creano un nuovo

carrozzone

per piazzare gli amici e tartassare i cittadini», scrive sui social

Raffaella Paita

.

Ascoltato in

audizione

,

Giorgetti

ammette che portare a casa l’intera partita del

federalismo fiscale

è ormai un

gioco complesso

. La situazione attuale è molto diversa dal passato, e richiede un

approccio flessibile

. Decisamente molto complesso è il nodo dei

Lep

, i

livelli essenziali delle prestazioni

per

scuola

,

sanità

,

trasporti

,

servizi sociali

. Il ministro non si nasconde dietro in dito e, pur ribadendo la determinazione del governo ad andare avanti, ammette che la

scelta politica

è la più delicata in assoluto. «Dove metto l’asticella dei

Lep

è dove metto di fatto anche il livello di

pressione fiscale

, perché se devo garantire livelli molto alti di assistenza, qualcuno dovrà pur pagare», spiega chiaramente

Giorgetti

, che insiste: «nel momento in cui andiamo a definire un certo livello di

Lep

si porrà inevitabilmente di volta in volta il problema della loro

copertura

. Questo è alla fine uno dei principi fondamentali della

responsabilità politica

: quando si decide che un determinato servizio è fondamentale per i cittadini, poi ci si deve far fronte».

In ogni caso, il

disegno di legge di delega al Governo

, è in via di

perfezionamento istruttorio

e sarà a breve

tramesso alle Camere

, ha assicurato.

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