Giorgetti: "Ripensare la riscossione dei tributi locali"
notizia

2025-10-14 20:58:54
Potrebbe essere necessario un nuovo ente
,
parallelo all’Agenzia delle Entrate
, per
potenziare la capacità di riscossione fiscale
degli
enti locali
. A dirlo è stato il ministro dell’Economia,
Giancarlo Giorgetti
, in audizione in
commissione Federalismo Fiscale alla Camera
. “La riscossione è tema cruciale. Per una maggiore autonomia e sostenibilità finanziaria, è oggi fondamentale
aumentare e migliorare la capacità di riscossione degli enti locali
“, sono state le parole del ministro. Per Giorgetti “è fondamentale un riequilibrio strategico dell’operato dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, anche
valutando un nuovo ente di riscossione
dedicato esclusivamente alla gestione e al recupero dei
tributi locali
, con personale specializzato in questa materia”.
Come funzionerebbe il nuovo ente
Secondo il ministro, il nuovo ente potrebbe
beneficiare delle economie di scala presenti a livello nazionale
, utilizzando il patrimonio informativo a disposizione dell’Agenzia delle Entrate e rafforzando l’
interoperabilità delle banche dati
, ed è “essenziale che questo nuovo soggetto sia
integrato sinergicamente con l’attuale struttura di Ader
, per poter trarre beneficio dalle esperienze finora maturate”. Inoltre, ha spiegato
Giorgetti
, “lavorerà in stretto collegamento con
partner tecnologici quali Sogei e PagoPA
, per garantire un’integrazione efficace dei processi e delle banche dati esistenti”. Il nuovo ente dovrebbe disporre di una “
struttura informatica avanzata
“, capace di integrare e incrociare le informazioni necessarie per la determinazione delle posizioni debitorie e per il
monitoraggio dei soggetti
incaricati delle attività operative.
Giorgetti: “Completare federalismo fiscale è obiettivo complesso”
In generale, ha aggiunto Giorgetti, completare il quadro dell’
attuazione della riforma costituzionale
in tema di federalismo fiscale sarà complesso. “Il completamento del percorso di attuazione del
federalismo fiscale
si configura oggi come un
obiettivo particolarmente complesso
. Questo non solo per la natura stessa del processo che coinvolge vari livelli di governo, ma soprattutto perché si inserisce in un
contesto profondamente mutato
rispetto a quello originario: il quadro economico, sociale e istituzionale attuale è infatti segnato da sfide e dinamiche molto diverse dal passato, che
richiedono un approccio flessibile
, capace di rispondere tempestivamente alle esigenze del Paese”, ha affermato il ministro. Secondo
Giorgetti
è fondamentale che il processo del federalismo fiscale tenga conto delle nuove dinamiche internazionali ed interne, “adottando, attraverso un efficace
ricorso alla perequazione
, misure che possano ridurre le disuguaglianze e promuovere uno
sviluppo equilibrato ed inclusivo
su tutto il territorio nazionale”.
“Diversi scenari geopolitici hanno effetti differenziati tra regioni”
Il ministro ha sottolineato come “a livello internazionale, il contesto economico e politico è ormai da tempo caratterizzato da
instabilità e incertezza
. In presenza di un’elevata integrazione economica e commerciale, i continui
mutamenti degli scenari geopolitici
producono
effetti differenziati tra regioni
e all’interno delle stesse, riflettendosi in modo significativo sulle dinamiche di crescita e sviluppo dei territori”. E, ha osservato, “guardando al contesto interno, i dati economici mostrano il
permanere di disparità tra i cittadini e le imprese di diverse aree
, che emergono tra diverse aree urbane e rurali, tra città metropolitane e zone più periferiche, nonché tra settori produttivi specifici. Negli ultimi anni, sono
cresciuti i divari economici e sociali anche nel Centro-Nord
, soprattutto tra aree interne e città. Questi fenomeni hanno portato allo
spopolamento delle aree interne
e alla desertificazione imprenditoriale di certi territori, pur a fronte della vivacità di specifici settori industriali.
