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Intervista di lavoro: i 7 errori da evitare (consigli degli esperti)

Attività commerciale

2026-01-22 10:15:45

Il
colloquio di lavoro
è un momento importante della propria vita, uno step che può apparire insormontabile, un gioco di nervi tra il recruiter e la persona in cerca dell’impiego, armata delle sue conoscenze ma spesso impaurita di fronte alle possibili domande dell’interlocutore. Alle volte l’obiettivo è quello di mettere il candidato con le spalle al muro, per vedere come si divincola e come riesce a tirarsi fuori da situazioni complesse.

Per affrontare al meglio questo "esame" ci sono alcune cose che vanno assolutamente evitate: presentarsi troppo presto in ufficio, non avere uno sfondo professionale per i colloqui virtuali o non conoscere la mission del potenziale datore di lavoro potrebbero essere segnali d’allarme per un recruiter.

Secondo gli esperti, è importante ricordare che un potenziale datore di
lavoro
è interessato a capire come puoi aiutarlo e questo deve emergere durante tutto il processo, incluso un messaggio di ringraziamento dopo il colloquio. «La cosa più importante è capire che assumeranno una persona preparata, interessata e che sa spiegare perché è la migliore per il lavoro in questione», ha affermato Stacie Haller, capo consulente di carriera di Resume Builder, a

Business Insider

.

Ecco alcuni errori che potresti commettere durante un colloquio.

Non concentrarsi sul recruiter

Un post di Glassdoor consiglia di non guardare il telefono durante un colloquio. «Rispondere a chiamate, inviare messaggi o persino dare un’occhiata a chi sta chiamando durante un colloquio è

poco professionale e dimostra al tuo intervistatore che non stai prestando attenzione

», si legge nel post.

Invece, è consigliabile mantenere il contatto visivo con il recruiter. Haller suggerisce di esercitarsi a fare contatto visivo, soprattutto se il colloquio è virtuale. «Se sono in video con qualcuno e non mi guarda, è un segnale negativo», racconta.

Arrivare troppo presto o troppo tardi al colloquio

Haller ha detto che arrivare troppo presto a un colloquio non è consigliabile «perché potrebbero interpretarlo come

mancanza di senso del tempo

e di ciò che è appropriato».

Questo non significa, però, che si debba arrivare all’ultimo minuto. «Consiglio di arrivare con largo anticipo, ma di non salire subito in ufficio. Preparati e presentati sul posto cinque o dieci minuti prima del colloquio», ha spiegato.

Non essere educati con tutte le persone che incontri

L’esperta sottolinea che il modo in cui il candidato si comporta con la persona alla reception fa parte del colloquio. «Come responsabile delle assunzioni,

chiedevo sempre al receptionist com’era stata l’interazione con il candidato

. Se il candidato non era stato gentile, per me contava tanto quanto ciò che mi aveva detto duarante il colloquio». Ma questo è un consiglio che si può estendere: siate sempre gentili.

Rispondere male alle domande comuni

Una domanda comune riguarda i punti deboli del candidato. Secondo Haller «non stanno davvero chiedendo una tua debolezza. Vogliono sapere se sei consapevole di te stesso e sai su cosa devi lavorare». Per domande sul perché desideri il lavoro, Haller ha detto: «

Non interessa a nessuno quello che vuoi tu. Si tratta di quanto conosci l’azienda

».

Non prepararsi su competenze e richieste specifiche

Con l’aumento delle assunzioni basate sulle competenze, è importante mettere in mostra le tue capacità anche se non ti vengono chieste direttamente. Cercare un modo per evidenziare le tue qualità, cosa ti differenzia dagli altri, anche se non ti viene richiesto in maniera diretta, questo è il consiglio degli esperti. Ma, avverte Haller, «

evita di vantarti troppo

, perché potrebbe sembrare che stai sminuendo l’intervistatore».

Non essere professionale

La recruiter consiglia di assicurarsi che lo sfondo di una chiamata virtuale sia adatto all’ambiente lavorativo. «Non puoi avere un letto disordinato sullo sfondo durante un colloquio», ha detto. Anche

vestirsi in modo appropriato

è importante. «Alcune aziende potrebbero aspettarsi un abbigliamento più formale, mentre per un’agenzia pubblicitaria potrebbe essere meno formale», ha spiegato. Insomma, bisogna adeguarsi a quelli che sono i valori dell’azienda anche per quanto riguarda l’outfit.

Non fare domande pertinenti

Oltre a rispondere bene alle domande,

è cruciale fare domande intelligenti alla fine del colloquio

. «I candidati più preparati chiederanno qualcosa del tipo, "Cos’altro posso dirvi per dimostrare che sono il candidato migliore?”», ha spiegato Haller.

Secondo Michael Doolin, CEO di Clover HR, due buone domande sono: «Se avessi la fortuna di ottenere questa posizione, che consigli mi dareste per iniziare?» e «Come verrei valutato in questo lavoro?». Queste domande permettono di mostrare quanto ci si adatti al ruolo e di promuovere il proprio valore.

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