Italia (italiano): Nuovo stop ai consorzi di bonifica: emenda governativa e rinvio dell’Ars
Italia

2025-04-11 21:29:24
Le preannunciate difficoltà cui andava incontro il disegno di legge per il riordino del
Consorzi di bonifica
si sono concretizzate con un chiaro intervento del governo che, preso atto dei primi interventi in discussione generale di ieri, ha annunciato l’intenzione di intervenire in modo concreto ed anche radicale su alcuni aspetti del testo mediante emendamenti.
Lo ha detto a
Sala d’Ercole
l’assessore Salvatore
Barbagallo
facendosi portavoce di quanto concertato da Palazzo d’Orleans con il nullaosta dell’assessore all’Economia
Alessandro Dagnino
.
Le parole di Barbagallo
“Volevo informare l’Assemblea –
ha detto l’assessore all’Agricoltura
– che ci sono una serie di emendamenti, tecnici e finanziari, che vengono presentati dal governo. Gli emendamenti tecnici sono stati distribuiti e quindi ritengo verranno esaminati man mano con l’avanzamento delle norme; per quanto riguarda gli emendamenti finanziari, questi due emendamenti finanziari si riferiscono precisamente alla copertura del cento per cento dei posti del Pov, del personale operaio.
Quindi il governo, venendo incontro a tante richieste che sono state presentate, presenterà questo emendamento finanziario e dal cinquanta per cento che era stato approvato porteremo al cento per cento per tutti i posti disponibili nei Pov; per quanto riguarda i rimanenti operai, le giornate di lavoro verranno tutte portate a 156, quindi coloro che hanno un numero di giornate inferiore verranno tutti allineati a 156”.
Gli emendamenti ci sono ma non si vedono
Questa, presentata dall’assessore Barbagallo, è la proposta del governo per superare le primarie obiezioni al disegno di legge e consentirne
il varo da parte del Parlamento
. Ma c’é un “però”. Lo stesso assessore infatti ha spiegato all’aula, nel corso di questa seconda sessione di discussione generale, che “gli emendamenti non verranno distribuiti perché oggi purtroppo il collega Dagnino è a Roma per un impegno; verranno messi a punto e firmati insieme a lui ed inviati nelle commissioni e per mercoledì della prossima settimana verranno in tempo distribuiti”.
Il governo quindi mette il carico da undici, ma la carta sul tavolo non c’é e l’aula si riaccende. Dalle opposizioni è chiara e prevedibile la reazione ed a partire dal solito
Antonello Cracolici
, dai banchi del Partito Democratico, arriva al presidente Gaetano Galvagno l’ineludibile obiezione: “Mi pare che l’assessore ha annunciato degli emendamenti sostanziali, che hanno bisogno di copertura finanziaria, al di là dei tecnici che non conosco nemmeno quelli, e però, comunque per l’esame del provvedimento, non è che possiamo procedere a fasi alterne! Se il governo ha presentato degli emendamenti, si inviano in Commissione e si comincia l’esame quando gli emendamenti hanno anche la copertura finanziaria”.
Si torna in capigruppo per tornare in Commissione
Sposa la tesi anche la deputata
Stefania Campo
del Movimento 5 Stelle, che ha sostenuto come possa essere “aleatorio parlare di questi emendamenti” senza l’assessore
Dagnino
. Anche per la deputata Campo quindi non è possibile affrontare un testo giocando a carte coperte: “Tutto questo deve passare necessariamente dalla Commissione, a meno che, se vogliamo votare si da adesso, io annuncio che chiederò il voto segreto all’articolo 1”.
Tra i banchi dell’opposizione è chiaro che la maggioranza non è affatto coesa sul disegno di legge, e tra i banchi della maggioranza è altrettanto chiaro che con il voto segreto salta il banco e la maggioranza andrebbe quasi certamente sotto. Attimi di esitazione a Sala d’Ercole. All’onorevole Campo fa sponda il collega Cinque stelle Luigi Sunseri, che ricordando come al disegno di legge si lavora da due anni ha ribadito l’impossibilità adesso che questo venga trattato in questo modo. Stravolto cioè con emendamenti di rilievo, presentati o solo annunciati dal governo, senza chiarezza e senza certezza della copertura finanziaria, inseriti all’ultimo momento dopo mesi di lavoro a questo punto probabilmente inutile.
La maggioranza si divide, la votazione dell’articolato si fa impossibile
“Questa di trovare le risorse per porre fine ad un problema decennale credo fosse una delle richieste imprescindibili da parte dell’opposizione”, ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars Giorgio Assenza provando a sensibilizzare l’opposizione proponendo di iniziare a votare dall’articolo uno considerando che l’emendamento del governo che prevede la firma dell’assessore all’Economia in Commissione bilancio è all’articolo 37 del testo.
Anche il presidente della Commissione Affari istituzionali, il democristiano Ignazio Abbate, che del ddl Consorzi di bonifica come di quello sugli Enti locali è uno tra i primari fautori, ha provato a difendere l’idea di iniziare la votazione dell’articolato: “È un procedimento parlamentare lineare”. Ma le presenze in aula non sono da grandi riforme e le obiezioni sostenute con forza.
Alla fine, considerando che gli emendamenti incidono in maniera sostanziale sul disegno di legge, e che l’opposizione dovrebbe votare i primi articoli trovando un compromesso con la maggioranza sulla base di un annuncio ancora niente altro che tale, anche il presidente Galvagno ha preso in seria considerazione l’idea di rinviare i lavori sull’articolato e quindi ha chiesto se il governo intendeva mantenere gli emendamenti. Giunta la conferma, Gaetano Galvagno ha convocati i capigruppo per una conferenza in ufficio di presidenza sospendendo l’aula. Il risultato era però evidente e l’aula è stata rinviata.
Tra procedura parlamentare e capigruppo i lavori vengono rinviati
Gaetano Galvagno ha provato a rassicurare l’aula disponendo la trasmissione dagli uffici alla Commissione bilancio degli emendamenti, ma al contempo invitava gli ostinati e contrari a procedere con i lavori rispettando così la procedura parlamentare senza perdere una seduta d’aula utile e forse preziosa, visto il calendario dell’Ars di luglio e la prossima pausa estiva.
Inevitabile però è stata una sospensione per una conferenza dei capigruppo, dopo la quale Sala d’Ercole non ha proceduto con l’articolato del disegno di legge. La seduta è stata rinviata a mercoledì 16 luglio, prima data utile per la Commissione bilancio in virtù della pausa del 15 in cui Palermo si ferma per il Festino di Santa Rosalia.
Si torna sul ddl mercoledì prossimo
Mercoledì quindi la II Commissione, con l’assessore Dagnino, licenzierà l’intervento emendativo del governo validando la copertura finanziaria e nel pomeriggio Sala d’Ercole avvierà i lavori sui 40 articoli che compongono il disegno di legge ed il notevole numero di emendamenti.
Tra questi non ci sono soltanto i consueti e strategici soppressivi ma una importante quantità di proposte di modifica delle singole norme, e potrebbe non essere aula da poche ore e votazione finale. Liquidata la prossima settimana sui Consorzi di bonifica, per la manovra finanziaria resterebbero soltanto poche sedute d’aula utili prima della pausa di agosto, salvo che il Parlamento siciliano non voglia passare ferragosto a Sala d’Ercole.
