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La testa che fa la differenza: chi è il ‘Tiburon’ Artistico, prossimo attaccante dello Spezia

notizia

2025-09-21 21:36:33

Lo chiamano ‘

El Tiburon

’, lo squalo, e come ogni predatore che si rispetti

Gabriele Artistico

ha fame, fiuto e una direzione ben precisa: la porta avversaria. Ha 22 anni il nuovo attaccante dello Spezia, che proprio nel giorno del raduno della squadra di Luca D’Angelo ne compirà 23. Stefano Melissano lo seguiva da tempo, da quando sembrava essersi un po’ perso nei meandri della Serie C, ma una volta apertasi la possibilità ecco che il ds dello Spezia si è fiondato sull’attaccante, che da mesi era l’obiettivo primario per sostituire Pio Esposito.  Nipote d’arte, romano, Gabriele cresce con il mito di Francesco Totti. I primi passi nel calcio li muove con il Kolbe, poi i grandi numeri con l’Atletico 2000. Se ne accorge il Parma, che sedicenne lo porta in Emilia. Segna oltre trenta gol negli Allievi e viene promosso in Primavera, dove ad allenarlo c’è Marco Veronese, che lo Spezia lo conosce benissimo. Segna cinque gol il primo anno, poi undici nel secondo, il più amaro, che si conclude con la sconfitta nella finale promozione in Primavera 1 contro il Napoli e con un infortunio che proprio nel finale di stagione lo aveva limitato. Ma quel 2020-2021 è anche l’anno dell’esordio tra i professionisti. Il Parma passa di mano e poggia le basi sul progetto giovani che sta dando ora i suoi frutti e Gabriele, tra i fiori all’occhiello del settore giovanile, trova l’esordio con i grandi negli ultimi minuti di una partita di Coppa Italia. È fine ottobre e Fabio Liverani lo getta nella mischia contro il Pescara al Tardini. Sembra l’inizio di una lunga storia, ma quella decina di minuti rimarranno gli unici di Artistico con la maglia crociata.  In estate, infatti, il club decide di cederlo. In Italia qualcuno chiede informazioni, ma l’entourage del giocatore propende per un’esperienza all’estero. Ecco, quindi, che la Lokomotiva Zagabria punta su di lui, chiudendo con il Parma per il prestito con diritto di riscatto fissato ad un milione per il ragazzo, che a diciannove anni si getta nel mare del professionismo. Ma in Croazia si fa fatica, Artistico non riesce ad ambientarsi e dopo quattro presenze torna al Parma, con la Lokomotiva che non esercita il riscatto. Inizia così un lungo girovagare tra Centro e Sud Italia in Serie C. Gubbio, Renate, Guidonia e la Virtus Francavilla, che nel 2023 lo acquista a titolo definitivo dal Parma.  [foto id="469604"]   E proprio a Brindisi arrivano le prime soddisfazioni per l’attaccante, che chiude la stagione in C con 12 reti e 2 assist, che non bastano però per evitare la retrocessione nei Dilettanti della squadra di Francavilla Fontana. Artistico si svincola e in lui crede la Lazio, che lo tessera con un contratto fino al 2028 e lo presta in Serie B per farsi le ossa, in una categoria fin lì mai disputata. Comincia alla Juve Stabia con l’esordiente Pagliuca, che però spesso gli preferisce Candellone e Adorante, con cui già si era incrociato a Parma. Gioca poco ma segna due reti, da subentrato, prima di decidere di cambiare aria e scendere in Calabria, a Cosenza, per cercare di salvare la squadra di Alvini.  Si presenta alla grande, in dieci minuti all’esordio trova il primo gol con il Mantova, a cui ne seguiranno altri quattro in quattro mesi, tra cui uno al Picco contro lo Spezia, dove mette in seria difficoltà un colosso della categoria come Petko Hristov. Lì convince, se ancora ce n’era bisogno, Stefano Melissano, che finito il campionato contatta Angelo Fabiani, il ds della Lazio. Il timing è fondamentale per bruciare la concorrenza e il ragazzo, una volta saputo dell’interesse dello Spezia, dà priorità totale all’arrivo in maglia bianca.  È una piazza che lo stimola, in cui è consapevole di poter crescere e migliorare ancora, visti i risultati di chi lo ha preceduto. Non ha paura del lavoro, Gabriele, come raccontato dallo zio Edoardo Artistico, una vita tra Serie A, B e C da calciatore. Un attaccante simile proprio a Gabriele, sin da piccolo seguito passo passo dallo zio, che appena può aiuta il nipote con qualche consiglio. “È la testa che fa la differenza in Gabriele”. Parola di chi lo conosce bene. E di chi ora spera di gioire con lui nella nuova avventura allo Spezia.

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