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Nordio svela: "Falsità sul caso Almasri per fermare la riforma"

Politica e legge

2026-05-15 02:36:48

L’attesa è per il verdetto del

Tribunale dei ministri

, ma mentre i partiti di opposizione chiedono le sue dimissioni, il ministro

Carlo Nordio

non pensa lontanamente al passo indietro: "Siamo in dirittura d’arrivo di una

riforma epocale della giustizia

. Le provano tutte per rallentarla o intimidirci a costo di inventarsi delle bufale solenni", ha dichiarato al question time in Senato. Le ultime rilevanti novità sulla vicenda del generale libico

Almasri

(arrestato perché accusato di crimini di guerra, poi rilasciato, riportato in Libia con volo di Stato ma su cui ora anche il suo Paese si muove per processarlo) per il ministro della Giustizia sono solo "chiacchiericcio riportato dalla stampa" che "è completamente infondato". Novità che, però, smentiscono quanto dal ministro dichiarato nella sua informativa, tanto che le opposizioni hanno chiesto le dimissioni per avere mentito in Parlamento. "Sa cosa ha detto il generale McAuliffe nell’assedio di Bastogne? ‘Nuts!‘", ha risposto all’invettiva delle opposizioni. E il riferimento è al termine utilizzato dal generale americano alla richiesta di resa dei tedeschi nel 1944, un parola che può essere tradotta come "balle!" o anche "andate all’inferno!".

Intanto, le opposizioni incalzano, chiedono le dimissioni di Nordio e accusano la squadra di Meloni di aver mentito in maniera plateale. "Ormai è chiarissimo che il ministro Nordio e la premier Meloni hanno mentito al Parlamento e al Paese. È un fatto gravissimo dal punto di vista democratico, che mina le nostre istituzioni", il commento di Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia viva. Che aggiunge: "È evidente che o si dimette Nordio o si dimette Bartolozzi (il capo di gabinetto di via Arenula), è un fatto di civiltà". In una nota congiunta, le capogruppo M5s nelle commissioni Giustizia della Camera e del Senato Valentina D’Orso e Ada Lopreiato puntano il dito contro Meloni: "L’operazione Almasri ha per forza di cose la regia di Palazzo Chigi. Meloni deve riferire tutto alle Camere e ai cittadini".

Poi l’attacco a Bartolozzi, che a indagini in corso avrebbe chiesto all’allora capo del Dipartimento Affari esteri del ministero della Giustizia, Luca Luigi Birritteri, quali documenti avesse fornito agli inquirenti "etichettandola come richiesta del ministro Nordio". Dunque, il duo "agiva come ministro o come indagato?", la domande delle 5 Stelle. "Ci sono elementi pesantissimi che fanno pensare a tentativi di depistaggi e inquinamenti". Duro anche il commento di Nicola Fratoianni, leader di Avs: "Direi che prima del Tribunale dei ministri serve il tribunale della verità e della decenza: siamo di fronte a un gigantesco scandalo".

A parlare in soccorso di Nordio è stato il deputato Enrico Costa di Forza Italia. Gli attacchi sul caso Almasri sono "un pretesto" che, ha detto, serve a coprire "il disperato tentativo di bloccare la separazione delle carriere colpendo il ministro della Giustizia. La plastica saldatura tra media, opposizioni, magistrati è sempre più evidente".

Dei 4 indagati nel procedimento davanti al Tribunale dei ministri, la posizione più delicata appare proprio quella di Nordio, che deve rispondere anche – a differenza degli altri tre – di omissione di atti d’ufficio. In ogni caso è prevedibile che un’eventuale richiesta di autorizzazione a procedere nei confronti di membri del governo verrà respinta dal Parlamento, per i numeri della maggioranza.

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