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Nvidia sfonda i 4.000 miliardi: la prima azienda a Wall Street grazie ai chip

aziende tecnologiche

2025-12-03 02:29:39

Il titolo di

Nvidia

guadagna più del 2%, superando per la prima volta la

capitalizzazione di mercato di 4.000 miliardi di dollari, spinto dal boom dell’intelligenza artificiale generativa.

Il produttore di chip è la prima azienda a raggiungere questo valore di mercato. La soglia dei 3.000 miliardi di dollari, prima di Nvidia, era stata invece superata da Microsoft e Apple

. L’azienda californiana, fondata nel 1993, ha superato per la prima volta la soglia dei 2.000 miliardi di dollari nel febbraio 2024 e dei 3.000 miliardi di dollari nel giugno del 2024.

Le azioni Nvidia a Wall Street sono salite del 2,64% a 164,07 dollari alle 15:55 ma da inizio anno, il balzo ha superato il 20%.

A dare impulso agli acquisti sui mercati è la recente decisione di Washington di eliminare alcune restrizioni all’esportazione in Cina di software per la progettazione di chip. Questo nuovo segnale di distensione sostiene i titoli del settore: da Siemens a Infineon, da Intel a STMicro. Nel dettaglio, nell’ambito della recente intesa commerciale tra Usa e Cina,

il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha revocato le restrizioni sull’esportazione di tecnologia per la progettazione di chip

verso il Paese

asiatico.

L’annuncio era arrivato qualche giorno fa da due aziende californiane

sviluppatrici di software per i chip, Synopsys e Cadence Design, che hanno ricevuto una lettera in proposito dal Bureau dell’Industria e della Sicurezza del dipartimento del Commercio americano:

in base alla comunicazione le

restrizioni relative all’export in Cina sono state revocate con effetto immediato.


In una nota Synopsys ha affermato che sta ora «lavorando per ripristinare l’accesso ai prodotti recentemente limitati in Cina» e che sta valutando gli impatti che la misura – in vigore dal 29 maggio scorso – sta

avendo sui suoi risultati operativi e finanziari.

Anche Cadence ha confermato la revoca delle restrizioni comunicate a fine maggio

e ha reso noto che è in corso il ripristino dell’accesso ai software e alla tecnologia da parte dei clienti interessati in linea con le leggi Usa sull’export.

La svolta per Nvidia si riassume con tre lettere: Gpu, che sta per Graphic Processing Unit. Al contrario delle Cpu – i processori, le unità di elaborazione centrale – che processano tutte le attività e le informazioni necessarie perché un software sia in grado di funzionare su una macchina,

le Gpu hanno uno scopo ben preciso: sono circuiti che si occupano di gestire la grafica e la creazione delle immagini. Si occupano dei singoli pixel dello schermo e per questo – per il loro compito verticale – sono molto più efficienti nell’elaborazione dei dati

. Le Gpu hanno caratteristiche ben precise:

possono eseguire calcoli simultanei e sono sistemi scalabili. Tradotto: maggiore velocità e efficienza energetica

. Che – si è scoperto anni più tardi – erano esattamente ciò che serviva nei grandi data center per allenare i complessi modelli di intelligenza artificiale (
ne abbiamo scritto su Corriere Login ripercorrendo la storia dell’azienda
).

Dalla grafica, si è passati all’utilizzo per il machine learning e all’addestramento di AI generativa. Le Gpu sono diventate, come le definisce la stessa Nvidia, «l’oro dell’intelligenza artificiale». Il termine è stato coniato da Sony nel 1994, con il lancio della console PlayStation. Ovvero solo un anno dopo la fondazione di Nvidia, che proprio sulle Gpu inizia a costruire il suo impero.

La prima GeForce, lanciata nel 1999, è stata considerata negli anni la prima vera Graphic Processing Unit al mondo tanto si è diffuso il suo utilizzo.

A inizio 2024, secondo le indagini di Jpr, Nvidia occupava l’88 per cento del mercato di schede grafiche: il restante è diviso tra i due principali competitor, Amd e (presenza ormai quasi irrisoria) Intel.

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