Piazza Affari da record, mai così dal 2007. Banche e Azimut sugli scudi
Investire notizie commerciali

2025-12-04 04:45:00
L’ottimismo circa un accordo sui dazi tra Ue e Stati Uniti e l’andamento delle banche spingono su nuovi massimi
Piazza Affari, maglia rosa in Europa. La Borsa è salita a 40.775 punti, toccando un nuovo record da ottobre 2007, per poi ripiegare a 40.714 punti.
L’ indice Ftse Mib, in particolare, guadagna l’1,3%. A spiccare sono le banche, ma anche Azimut (+4,4%), con la raccolta del primo semestre che ha raggiunto il 90% dell’obiettivo annuale ed Essilux (+5,5%), con l’arrivo d Meta nel capitale.
Il settore bancario e Unicredit
Tutto il settore bancario, interessato dal risiko, è in gran spolvero sul listino. In particolare, Unicredit (+3,9%) che nell’ambito dell’offerta su Bpm (+0,53%) è in attesa della decisione del Tar sul golden power. l
l Tar del Lazio sta discutendo del ricorso di Unicredit sulle prescrizioni del golden power riguardanti l’Ops lanciata su Bpm.
A quanto si apprende
il collegio ritiene i tempi maturi per una decisione già oggi
. Il dispositivo della sentenza – sempre a quanto si apprende – saranno pubblicati entro il 16 luglio.
In parallelo,
la Commissione Europea si è detta “ben consapevole del contesto” relativo all’Ops di Unicredit su Banco Bpm, pertanto sta “lavorando” per appurare se il golden power è stato utilizzato dal Governo italiano in modo appropriato “il più rapidamente possibile”.
Lo dice la portavoce per la Concorrenza Lea Zuber, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. Alla domanda se una decisione arriverà entro il 23 luglio, quando si chiude l’offerta, la Commissione ha risposto che “non ci sono scadenze specifiche” al riguardo.
Quanto all’altra preda di Unicredit,
Commerzbank, Il governo federale tedesco ha ”preso atto del passo di Unicredit” (che si è portata a sorpresa al 20%), ma la sua posizione ”rimane invariata: respinge il rinnovato approccio non coordinato e ostile di Unicredit”
. Lo riporta il quotidiano tedesco
Handelsblatt
, citando le parole di un portavoce del ministero delle Finanze, che in conferenza stampa ha risposto ad una domanda sull’annuncio da parte di Unicredit di aver raddoppiato la sua partecipazione diretta in Commerzbank, e quindi i suoi diritti di voto, da poco meno del 10% a circa il 20%. Il portavoce ha quindi precisato che l’esecutivo di Berlino non cederà la propria partecipazione (pari a circa il 12%). Secondo Equita, “l’operazione è finalizzata a mantenere flessibilità nella propria posizione negoziale, anche in un’ottica di investimento di lungo termine nella banca tedesca. Questo potrebbe essere tanto più vero alla luce del sostegno europeo al processo di consolidamento del settore, come evidenziato anche dai rumors riportati ieri su una lettera inviata dalla Commissione EU che si opporrebbe all’utilizzo del golden power da parte del Governo italiano”.
Acquisti interessano poi Mps (+2,2%), in vista del cda di Mediobanca (+0,8%)
che dovrà esprimersi sul prospetto pubblicato da Siena.
Azimut e la “super” raccolta
Sul listino è in luce anche
Azimut
(+4,54%) che a giugno ha registrato
una raccolta netta totale di 1,5 miliardi
. Un dato che porta la
raccolta netta da inizio anno a 9 miliardi (
obiettivo per il 2025 pari a oltre 10 miliardi). Le masse totali hanno raggiunto i 112,8 miliardi a fine giugno, in crescita del 5% da inizio anno.
“Con la raccolta netta di giugno
abbiamo già raggiunto in soli sei mesi il 90% del nostro obiettivo annuale,
risultando ancora una volta ai vertici dell’industria italiana del risparmio gestito, con una raccolta pari a circa il doppio rispetto ai competitor quotati”, ha detto Alessandro Zambotti, ceo e cfo del gruppo. “Questo risultato – aggiunge – testimonia la forza della nostra piattaforma globale e la qualità delle nostre soluzioni d’investimento. Affrontiamo la seconda metà dell’anno, restando concentrati sul consolidamento della nostra leadership e sulla creazione di valore a lungo termine per tutti i nostri stakeholder”.
In particolare Equita sottolinea che “la raccolta netta complessiva positiva e superiore alle attese (1.45 miliardi contro 973 milioni, stima media mensile), confermando l’ottimo momentum visto ad aprile (+1.2 bn) e maggio (+1.5 bn raccolta). La raccolta è stata guidata dai fondi comuni (+1.1 bn). Positiva anche la raccolta in fondi alternativi (+102 milioni da +173 milioni a giugno 2024) e in soluzioni Discretionary & Advisory (+92 milioni da 17 milioni). A livello geografico, il maggiore contributo proviene dall’Italia (+1.1 bn da +466 milioni a giugno 2024), che ricordiamo include la partnership con UCG”.
