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Redditività e resilienza: l’analisi delle aziende quotate in Italia nel 2024

Attività commerciale

2026-07-05 12:38:15

Il 2024 è stato un anno di transizione per le

società italiane quotate in Borsa

. Un anno in cui, tra luci e ombre, è emersa la capacità delle aziende più strutturate di adattarsi a un contesto economico in continuo cambiamento. La fotografia la scatta la Consob nel suo ultimo bollettino statistico da cui emerge come la  normalizzazione dei tassi d’interesse, dopo anni di politiche monetarie espansive, ha segnato un ritorno alla “normalità” per i mercati. Tuttavia, le incertezze geopolitiche a livello globale hanno continuato a influenzare le scelte di investimento e la fiducia degli operatori economici.

Società quotate: redditività solida

Partendo dalle società quotate sul mercato principale, l’EXM (Euronext Milan), nonostante lo scenario complesso, la redditività delle imprese è rimasta generalmente solida. Anzi, in molti casi è addirittura migliorata rispetto al 2023. Questo risultato è stato possibile grazie a una maggiore efficienza operativa e alla capacità di mantenere margini soddisfacenti, soprattutto in settori come quello bancario e tra le società industriali più strutturate.

Le imprese dell’EXM hanno mostrato una buona reattività, sottolinea l’Autorithy, adattandosi a una situazione in cui il

costo del denaro non è più vicino allo zero.

La gestione più attenta dei costi, la selezione degli investimenti e la riduzione della leva finanziaria (cioè l’indebitamento) hanno contribuito a rafforzare la tenuta delle aziende, aumentando la sostenibilità delle loro strutture finanziarie.

Le difficoltà delle piccole imprese su EGM

Di segno opposto l’andamento delle

società a piccola capitalizzazione

, ovvero quelle quotate sul mercato EGM (Euronext Growth Milan). In questo segmento, che raccoglie molte PMI innovative o in crescita, la redditività ha mostrato segnali di rallentamento. Le difficoltà per queste aziende sono legate a diversi fattori: una maggiore esposizione ai costi del debito, minore potere contrattuale, e spesso anche una minore solidità patrimoniale rispetto ai “big” dell’EXM.

L’incertezza economica e la maggiore cautela da parte degli investitori hanno colpito più duramente proprio queste realtà, che spesso hanno bisogno di capitali esterni per crescere e innovare. Di conseguenza, molte PMI quotate si sono trovate a dover rallentare piani di sviluppo o a rivedere strategie di crescita, puntando piuttosto alla stabilizzazione dei conti.

Più equilibrio nelle politiche di distribuzione degli utili

Un altro elemento importante emerso nel 2024, come sottolinea la Consob, riguarda la politica di distribuzione dei dividendi. Le società italiane quotate hanno mostrato una maggiore prudenza su questo fronte. In molti settori si è assistito a un payout (cioè la quota di utili distribuita agli azionisti) più contenuto o comunque stabile, soprattutto nei comparti dove si è scelto di rafforzare il patrimonio per affrontare al meglio le sfide future.

Tuttavia, non sono mancati i casi in cui le aziende, forti di bilanci solidi o con l’obiettivo di confermare il proprio appeal verso gli investitori, hanno mantenuto una politica di distribuzione più generosa. Questo equilibrio tra prudenza e attrattività per il mercato è stato un tratto distintivo del 2024, e probabilmente segnerà anche i prossimi anni.

Verso modelli di business più resilienti

Il 2024 è stato un anno che ha messo alla prova la capacità di adattamento delle società italiane, ma ha anche confermato un percorso di maturazione. Le imprese stanno sempre più orientandosi verso modelli di business resilienti, basati su una maggiore attenzione alla gestione del rischio, alla solidità patrimoniale e alla sostenibilità finanziaria.

Per le

grandi aziende quotate su EXM

, questo ha significato consolidare la redditività e rafforzare le basi su cui costruire la crescita futura. Per le PMI su EGM, invece, il 2024 è stato un anno difficile, ma anche un’occasione per ripensare strategie e assetti.

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