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Renzi: "Berlusconi difende Meloni e attacca me, lascio Mondadori"

politica

2025-12-09 16:01:45


Matteo Renzi

lascia Mondadori in polemica con

Pier Silvio Berlusconi

che oggi su di lui ha detto: "Io ho grandi simpatie ma non ha più peso e mordente. Renzi ha perso credibilità elettorale, è bravo ma nel suo percorso politico ha perso peso politico".

Il leader di Italia viva scrive sui social: "Oggi

Pier Silvio Berlusconi

è intervenuto a gamba tesa in difesa di

Giorgia Meloni

. Ha detto che il governo Meloni è il migliore d’Europa. Proprio mentre scopriamo che

Nordio

ha mentito al Senato, che

Tajani

si autodefinisce ‘uno sfigato’, che

Piantodesi

viene bloccato sulla scaletta dell’aereo in Libia ed espulso, che

Lollobrigida

sta gestendo i dazi facendo fare la bresaola in America e per amor del cielo non vogliamo sapere che cosa stiano facendo

Salvini

o

Santanché

o

Giuli

, bene, proprio adesso Berlusconi junior difende il governo Meloni. E come se non bastasse richiama all’ordine Tajani intimandogli di interrompere ogni battaglia sullo Ius scholae. Da bravo maggiordomo, Tajani obbedisce”.

Renzi prosegue: “In questo scenario Berlusconi junior attacca anche me. Evidentemente l’idea che si costruisca una tenda riformista fa paura a chi sostiene la Meloni e anziché continuare a ignorarmi come fa Mediaset da mesi, oggi assistiamo a un attacco alla persona tanto sgarbato quanto evidentemente richiesto a Pier Silvio da Palazzo Chigi. Penso che sia legittimo che Berlusconi junior abbia le sue idee e le difenda. Trovo inopportuno l’aggressione alla persona. Ma non sono un mediocre come tanti altri e dunque appena ho letto le dichiarazioni del Ceo di Mediaset ho comunicato formalmente alla Mondadori, società della famiglia Berlusconi per la quale ho scritto gli ultimi libri, che interrompo da oggi ogni collaborazione. Non accetterò mai di scambiare la mia libertà per soldi".

L’ex premier aggiunge: "Posso rinunciare volentieri ai soldi di Berlusconi e della Mondadori ma non rinuncerò mai alla libertà di difendere la mia dignità e il diritto di dire che questo Governo non è il migliore d’Europa. Ma uno dei più ridicoli e imbarazzanti della storia repubblicana. Da quando ho iniziato la mia battaglia in difesa delle istituzioni ho ricevuto molte attenzioni da parte di Palazzo Chigi: una legge ad personam sui compensi, un intervento sulla scorta, adesso perdo anche il mio editore. Ma non mi sono mai sentito così libero e orgoglioso di fare una battaglia vera e a viso aperto contro gli abusi del potere, da Almasri a Paragon. E il meglio deve ancora venire. Dunque grazie di cuore alla Mondadori, a Piemme, a tutti i bravissimi collaboratori del gruppo editoriale. Ma la libertà ha un prezzo. E io non resto in un gruppo dove l’azionista mi attacca sul piano personale. Non resto in un gruppo dove l’azionista difende a spada tratta la premier e attacca il suo oppositore più tenace".

"Quello che so – conclude Renzi – è che

Silvio Berlusconi

, Silvio dico (non Pier Silvio) non l’avrebbe mai fatto. Con lui ho litigato, ho avuto momenti di scontro durissimo, ho perso Palazzo Chigi. Ma con lui c’è sempre stato un rispetto umano di fondo che oggi manca più che mai. Andiamo avanti con il sorriso e con la libertà nel cuore".

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