Ristrutturare il tetto nel 2025: i bonus disponibili
soldi

2025-07-07 07:42:03
Il bonus tetto 2025, inteso dalla Legge di Bilancio come intervento di riparazione o manutenzione dei tetti, dei solai e delle soffitte, permette di rifare il tetto e detrarre una parte della spesa. Ecco tutte le agevolazioni attive che consentono di farlo, e gli aspetti fondamentali da conoscere prima di iniziare una ristrutturazione.
Il tetto è una parte importantissima di un immobile, di cui non si parla spesso, ma che rappresenta una vera spina nel fianco quando ha bisogno di riparazioni o manutenzioni. I costi infatti, quando si parla di tetti, solai e soffitte, si alzano incredibilmente. Proprio per questo, è utile sfruttare finchè possibile il
bonus tetto
, previsto dalla Legge di Bilancio 2025. Questa agevolazione permette di recuperare parte della spesa sostenuta tramite detrazione fiscale in 10 anni, e sono diversi i bonus in cui rientrano anche gli interventi al tetto.
Si tratta, nello specifico, di:
- Bonus Ristrutturazione,
- Ecobonus,
- Superbonus,
- Sismabonus.
Per scegliere quale bonus richiedere si devono prendere in considerazione i
lavori
da fare, i
requisiti
che si possiedono, gli adempimenti da presentare e la documentazione necessaria per l’ottenimento.
Bonus tetto 2025
Ognuno dei bonus appena elencati, ha caratteristiche ben precise e fa riferimento a casistiche in particolare. Per questo, non si possono considerare analoghi, e si deve fare una scelta. Inoltre, i bonus non sono cumulabili, motivo per cui si deve scegliere con consapevolezza.
Grazie al
bonus ristrutturazione
si può rifare il tetto della prima casa e recuperare il 50% della spesa tramite detrazione fiscale, in 10 anni. Per la seconda casa invece, la percentuale di detrazione prevista è del 36%. In entrambi i casi, il limite di spesa massimo è pari a 96.000 euro. Anche con l’
Ecobonus
si seguono le medesime modalità, ma gli interventi inclusi nell’Ecobonus fanno riferimento unicamente al miglioramento dell’efficienza energetica, che deve essere provata da un tecnico abilitato entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Anche il
Sismabonus
segue le regole sopra descritte, ma riguarda interventi volti a migliorare la stabilità del tetto in caso di terremoto ed eventi atmosferici estremi. Per il
Superbonus
invece, è essenziale che a beneficiare dell’agevolazione sia un condominio, e non può più farlo la singola unità immobiliare. Chi ne ha diritto però, può arrivare ad una detrazione del 65%. Inoltre, i lavori devono garantire un miglioramento di almeno 2 classi energetiche a livello di APE.
Gli interventi idonei ai bonus
E’ evidente, stando così le cose, come il tipo di intervento e il contesto generale in cui si trova il tetto oggetto del rifacimento, determinino in modo molto netto e preciso quale agevolazione è più idonea per l’ottenimento del bonus. Di conseguenza, è importante definire quali sono gli
interventi
che danno diritto alla detrazione fiscale. Questi includono sia il tetto che il sottotetto, ma anche il solaio, il cornicione e il soppalco di un immobile.
Possono riguardare la copertura del tetto, la trasformazione del sottotetto (senza cambio di destinazione d’uso), l’installazione di una canna fumaria, l’installazione di impianti fotovoltaici e via dicendo. A parte il Superbonus, che dà diritto all’agevolazione solamente per la
riparazione del tetto condominiale
allo stabile come entità d’insieme, gli altri
bonus edilizi 2025
permettono ai singoli proprietari di presentare la propria domanda. L’importante è rimanere nei tempi e farlo entro il 31 dicembre 2025.
Bonus tetto 2025, tutte le agevolazioni attive: foto e immagini
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