Romania Issues Dual Dollar Tranche, Reopens 2039 Euro Bond
economia

2025-10-22 12:46:21
La Romania ha annunciato all’inizio di questa settimana l’emissione di un
nuovo bond
dual tranche in dollari con scadenza rispettivamente a 5 e 10 anni. Al contempo, ci sarà la riapertura del bond in euro con scadenza luglio 2039 e cedola 6,75% (ISIN: XS3021378388), la cui prima tranche venne collocata sul mercato in primavera per 500 milioni. E’ un gesto che presuppone coraggio quello di Bucarest, che proprio in questi giorni sta discutendo tra le proteste di piazza il piano di
austerità fiscale
. Il premier Ilie Bolojan, da poco nominato dal presidente centrista Nicusor Dan, punta a contenere l’immenso deficit. L’anno scorso fu al 9,3% del Pil, mentre quest’anno dovrebbe scendere appena al 9%.
Entro il 2026 dovrebbe tendere al 6,5%, stando agli accordi presi con l’Unione Europea.
Tempo di austerità a Bucarest
L’austerità prevede aumenti delle tasse e tagli alla spesa pubblica, compreso il “congelamento” di stipendi pubblici e pensioni fino all’anno prossimo. L’IVA ordinaria salirà dal 19% al 21%, le accise sul carburante del 10% e il bollo auto di quasi l’80%. I bond della Romania si sono apprezzati anche in doppia cifra dalle
elezioni presidenziali
di maggio, quando il
sindaco europeista
di Bucarest vinceva a sorpresa contro il candidato sovranista George Simion. La scadenza oggetto della riapertura è schizzata da un minimo in area 92 centesimi a quasi 102.
Rating bassi e rischi alti
Il decennale in euro con scadenza ottobre 2035 e cedola 3,875% (ISIN: XS1313004928) è salito nel frattempo da meno di 77 a più di 84 centesimi. Il rendimento è sceso all’attuale 6,40%, restringendo lo
spread
con il tasso mid-swap da 515 a 375 punti base. Dunque, i bond della Romania continuano ad offrire sostanziosi premi rispetto alle emissioni benchmark nell’Eurozona.
Ma i pasti gratis non esistono. Il rischio di credito resta medio-alto come da rating: BBB- con outlook negativo per S&P e Fitch e Baa3 con outlook positivo per Moody’s.
Un eventuale declassamento anche solo di una delle suddette agenzie internazionali farebbe precipitare i bond della Romania tra i “junk”. I fondi d’investimento se ne sbarazzerebbero, acuendo la crisi fiscale. La
fragile situazione politica
rappresenta il principale rischio per il mercato. La maggioranza parlamentare è composita e divisa sulle misure di austerità da adottare per risanare i conti pubblici. Lo schieramento sovranista si è rafforzato alle ultime elezioni politiche e cresce ulteriormente nei consensi. Fin dove si spingerà il governo sul contenimento del deficit? Metterà a repentaglio la già bassa popolarità o getterà il cuore oltre l’ostacolo per puntare a un orizzonte di medio-lungo termine?
Bond Romania con margini di crescita
Il premier ha dichiarato che la situazione rumena è come la favola del lupo. I governi negli ultimi anni hanno promesso a Bruxelles di ridurre il disavanzo, mentre hanno continuato a spendere. Ora che inizierebbero a fare sul serio, nessuno più li prende in parola. Se tali promesse saranno finalmente mantenute, per i bond della Romania esistono grossi
margini di crescita
.
Basti pensare che il decennale in euro offriva un premio intorno ai 265 punti sul mid-swap nel 2020. Un calo del rendimento dell’1% porterebbe a un apprezzamento vicino all’8%.
giuseppe.timpone@showminion.site.it
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La Romania emette un dual tranche in dollari e riapre il bond in euro 2039
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