Snapdragon svela il nuovo chip che lascerà tutti sbalorditi
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2026-02-02 08:49:15
La stagnazione tecnologica che ha colpito il settore degli smartwatch negli ultimi anni potrebbe finalmente essere giunta al termine. Qualcomm, colosso americano dei semiconduttori, starebbe infatti sviluppando una nuova piattaforma per dispositivi indossabili che promette di rivoluzionare le prestazioni degli orologi intelligenti. Secondo informazioni esclusive ottenute da Android Authority, il chip denominato
SW6100
e soprannominato "Aspen" rappresenterebbe un cambio di paradigma nell’approccio dell’azienda al mercato wearable.
Il lungo letargo dell’innovazione wearable
Dal 2022, anno di lancio dello Snapdragon W5/+ Gen 1, il panorama degli smartwatch ha vissuto una fase di sostanziale immobilismo. Gli orologi Google, per esempio, utilizzano ancora la stessa piattaforma Qualcomm da tre anni consecutivi, mentre Samsung è rimasta l’unica azienda a continuare lo sviluppo di nuovi processori per dispositivi indossabili. Questa situazione ha creato un vuoto tecnologico che ha limitato l’evoluzione del settore, lasciando i consumatori con dispositivi dalle prestazioni sostanzialmente invariate.
La mancanza di progressi significativi ha alimentato speculazioni su possibili soluzioni alternative, inclusi processori basati su architettura RISC-V e chip di nuova generazione. Tuttavia, fino ad ora, queste ipotesi erano rimaste prive di conferme concrete.
Una rivoluzione architettonica in arrivo
Le specifiche tecniche del nuovo SW6100 rivelano un approccio radicalmente diverso rispetto al passato. Il processore adotterà una configurazione CPU composta da
1x Arm Cortex-A78 + 4x Arm Cortex-A55
, rappresentando un salto generazionale significativo rispetto ai precedenti core Cortex-A53, tecnologia risalente al 2012. Questa architettura ibrida, che combina un core ad alte prestazioni con quattro core a basso consumo, è identica a quella scelta da Samsung per il suo Exynos W1000.
Il supporto per la memoria
LPDDR5X
costituisce un altro elemento di novità, sostituendo il precedente standard LPDDR4 e promettendo miglioramenti nell’autonomia della batteria. Inoltre, il chip sarà prodotto utilizzando un processo produttivo TSMC, abbandonando i nodi Samsung che attualmente presentano svantaggi in termini di efficienza energetica.
Un approccio finalmente dedicato al mondo wearable
L’eredità di una strategia minimalista
Storicamente, Qualcomm ha trattato il segmento wearable come un settore secondario, spesso adattando chip per smartphone con modifiche minimali. Questa filosofia ha caratterizzato l’intera gamma di processori indossabili dell’azienda, dai Wear 2100/2500/3100 basati su MSM8909w fino al recente W5 Gen 1 derivato dal QCS2290. Persino i coprocessori esterni, unici componenti progettati specificamente per i wearable, hanno utilizzato soluzioni IP standard di terze parti anziché tecnologie proprietarie Qualcomm.
Il QCC5100 del W5+ Gen 1, per esempio, integra un core ML Ethos di Arm, un DSP HiFi 5 di Cadence e una GPU Nema|pico 2.5D di Think Silicon, nonostante Qualcomm possegga tecnologie proprietarie equivalenti che potrebbero essere adattate per applicazioni a basso consumo.
Verso una nuova era tecnologica
L’SW6100 potrebbe segnare una svolta nell’approccio di Qualcomm al mercato wearable. Il chip, attualmente in fase di test presso l’azienda, dovrebbe essere commercializzato come
W5 Gen 2
o
W6 Gen 1
, anche se la denominazione ufficiale rimane da confermare. Il progetto include anche un coprocessore QCC6100, del quale non sono ancora disponibili dettagli tecnici.
Particolarmente interessante è l’abbandono del progetto RISC-V che Qualcomm stava sviluppando in collaborazione con Google. La scelta di puntare su architetture Arm consolidate, seppur datate, suggerisce una strategia focalizzata sull’efficienza energetica piuttosto che sulle prestazioni pure, approccio più adatto alle esigenze degli smartwatch.
Se il nuovo processore dovesse raggiungere la fase di produzione, i primi smartwatch Wear OS equipaggiati con questa tecnologia potrebbero arrivare sul mercato nel 2026, offrendo finalmente agli utenti il salto qualitativo atteso da anni nel settore degli orologi intelligenti.
In collaborazione con Tom’s Hardware
