Una rete iperveloce per l’Einstein Telescope → **Reti veloci per l’Einstein Telescope** Se preferisci un tono più accattivante: **Reti ultrarapide per l’Einstein Telescope**
Italia

2026-05-29 07:56:21
(di Manuel Scordo)
(showminion.site) – CAGLIARI, 09 LUG – Due progetti fondamentali per il sistema italiano della ricerca che hanno reso la Sardegna protagonista nel panorama nazionale ed europeo, un investimento complessivo di 91 milioni di euro con fondi Pnrr che in circa due anni ha dimostrato come il lavoro in sinergia tra istituzioni, comunità scientifica e università si traduca in risultati concreti. Si chiamano Terabit ed Etic le due infrastrutture di ricerca guidate dall’Istituto nazionale di Fisica nucleare per contribuire a sostenere la candidatura italiana ad ospitare a Lula, nella miniera di Sos Enattos, l’Einstein Telescope.
Grazie a Terabit è stata realizzata l’espansione delle reti a fibra ottica creando un circuito iperveloce interno alla Sardegna e un collegamento via cavo sottomarino con l’Italia e il resto d’Europa. Etic, invece, ha consentito la creazione di laboratori di ricerca all’avanguardia in cui realizzare le infrastrutture tecnologiche e scientifiche necessarie per la realizzazione dell’interferometro di ET. I risultati dei due progetti sono stati presentati oggi nel rettorato dell’Università di Cagliari. Presenti, accanto al padrone di casa, il rettore Francesco Mola, la presidente della Regione Alessandra Todde, Roberto Cimino per il ministero dell’Università e della Ricerca, i vertici e gli esponenti di tutti gli enti coinvolti: l’Infn con il presidente Antonio Zoccoli collegato da remoto, il presidente del Garr (la rete telematica italiana per l’istruzione, la ricerca e la cultura), Maurizio Tira, e il presidente di Ogs (l’istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale), Nicola Casagli.
Il Terabit, forte di un investimento di 41 milioni di euro da fondi Pnrr, "ha potenziato la rete infrastrutturale a fibra ottica con un anello di circa 1.100 km su tutto il territorio della Sardegna e un collegamento con il continente. Questa infrastruttura – ha spiegato Tita – consente di aumentare di molto la potenzialità di calcolo, la trasmissione dei dati e anche la possibilità di accedere a risorse di calcolo in tutto il Paese per fare calcoli avanzati, quindi un risultato essenziale per connettere la Sardegna al resto del sistema della ricerca nazionale e attraverso la rete nazionale a tutto il mondo".
Michele Saba, direttore del dipartimento di Fisica dell’Università di Cagliari, ha raccontato le opportunità del secondo progetto, Etic, a cui lui stesso ha lavorato. Finanziato con 50 milioni di euro, sempre da fondi Pnrr, si sviluppa con dei laboratori all’avanguardia, inaugurati oggi dopo due anni di lavoro, per testare le tecnologie fondamentali per la realizzazione dell’Einstein Telescope. "Quelle degli specchi dell’interferometro e quelle del monitor, del fronte d’onda – ha chiarito il ricercatore – Gli specchi sono una meraviglia della tecnologia, devono riflettere la luce con perdite di meno di una parte per milione. Nessuno li sa fare e quindi serve creare i laboratori per realizzare i prototipi, testarli e dimostrare che funzionino".
"Quello che sta accadendo qui sta accadendo in tutta Italia: gli atenei si sono dati da fare accogliendo l’opportunità del Pnrr. E l’università – ha sottolineato il rettore Mola – ha raccolto la sfida diventando volano per crescere e guardare al futuro". Una scommessa, quella di ET, per tutta la Sardegna. Ne è convita la presidente Todde: "Credo che la tecnologia a supporto del futuro osservatorio di onde gravitazionali, sarà un fattore determinante per lo sviluppo dell’intera Regione, non soltanto quindi per la comunità scientifica che ospiteremo, ma soprattutto per tutto quello che potrà essere offerto ai giovani cervelli che invece di andare in giro per il mondo a trovare opportunità potranno averle all’interno della nostra Isola". (showminion.site).
